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Martin Luther King "I have a dream"

Creato il 28 agosto 2014 da Enrico
Martin Luther King
Il 28 agosto 1963 Martin Luther King, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, tenne un discorso davanti al Lincoln Memorial di Washington. Il titolo di quel  discorso è "I have a dream" ("Io ho un sogno")
Quando guardo la TV o leggo i giornali  direi che il suo è rimasto solo un sogno. In moltissimi paesi ci sono guerre, il fanatismo religioso causa migliaia di morti, la violenza dilaga in ogni ceto sociale, il razzismo non è certo debellato, lo sfruttamento minorile è una piaga sempre aperta, le malattie continuano a mietere vittime, la corruzione si annida nei centri del potere. Milioni di persone fuggono dai loro paesi in cerca di una vita migliore.
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L’anno scorso scrissi che anche io avevo un sogno lo ripropongo facendo il copia/incolla consapevole che purtroppo non è cambiato nulla ed anche il mio è rimasto solo un sogno.
Vorrei che milioni di persone, moltissimi sono i bambini, non morissero di fame mentre nei paesi industrializzati non sappiamo più come smaltire gli avanzi di cibo che buttiamo giornalmente. 
Vorrei che i malati  potessero curarsi e non soffrissero, magari perché non hanno pochi centesimi per acquistare i medicinali. 
Io sogno un mondo dove è l’essere umano quello che conta e non ha nessuna importanza il colore della pelle o la nazione dalla quale proviene. 
Vorrei vedere i seguaci di religioni diverse abbracciarsi e vivere nell’amore e nel rispetto reciproco.
Io vorrei un’esistenza felice per i giovani e un’infanzia non più violata da sfruttatori e pedofili. 
Sogno un mondo in cui le donne sono finalmente rispettate e non si debba più parlare di stalking e femminicidio.
Vorrei che non si facessero più guerre, giustificandole con motivazioni assurde (Oggi si massacrano migliaia di persone, dicendo che lo si fa per portare la pace.)
Vorrei la smettessero di definire semplicemente “furbetti” i delinquenti che imbrogliano, truffano, evadono il fisco. 
Sogno di non leggere più le definizioni “onorata società” e “uomini d’onore” quando si parla di organizzazioni criminali e di assassini. 
Vorrei che chi decidesse di fare politica, nessuno lo costringe a farlo, fosse una persona assolutamente onesta. 
Io sogno e vorrei… vorrei... vorrei  ma forse sono solo un sognatore e dovrei svegliarmi.
enrico

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