Anni 30
Soggetto e sceneggiatura: Alfredo Castelli
Disegni: Giancarlo Alessandrini
Copertina: Giancarlo Alessandrini
Siamo negli anni '30 del secolo scorso. L'avventuriero Martin Mystère è in lotta con il suo ex socio ed amico Sergej Orloff per il possesso del Falcone Maltese. New York è spaventata dalla presenza di un gorilla gigante che scala l'Empire State Buildig, tenendo prigioniera in una mano una bella ragazza di nome Angie.
L'ispettore Dick Trevi cerca Martin per far luce sul mistero.
L'indagine porta a scoprire che... Va beh non roviniamo l'intreccio, ma come in un racconto di quegli anni, per quanto possa essere intricato, tutti i fili verranno dipanati.
1982. Uno studioso in fuga invia un plico misterioso ad un amico al Londra. Doc Robinson lo riceve dopo diversi giorni, ma non ha più notizie del mittente. Seguendo gli indizi del suo amico si mette sulle sue tracce per far luce su un mistero vecchio di secoli, peccato che sulla sua strada, con interessi opposti ai suoi, si frappongano dei misteriosi uomini in nero".
Due storie per questo albo speciale, con un numero extra di pagine al solito prezzo, che celebra i 30 anni di vita dell'archeologo dei mysteri del fumetto italiano.
Nato alla fine degli anni '70, dalla fantasia di Alfredo Castelli, ha faticato non poco a ritagliarsi un posto al sole del mercato editoriale. Nei tempi in cui esistevano ancora i contenitori di fumetti per ragazzi (forse uno dei pochi ancora in vita da allora è Il Giornalino) Castelli aveva proposto il suo personaggio a diverse case editrici. Tra rifiuti e pubblicazioni sfortunate eccolo approdare, per la svolta, a quella che diventerà la Sergio Bonelli Editore. Lo stesso Bonelli in persona da il beneplacito al progetto. I due cercano una formula nuova per il mercato italiano ecco, dunque, affiorare l'idea di un fumetto di 64 pagine in formato simil americano, anche se in bianco e nero. La storia viene disegnata da Giancarlo Alessandrini ed il personaggio principale chiamato DOC Robinson, dove DOC sono le iniziali dei suoi tre nomi. Imprevisti editoriali portano sia a cambiare il nome del protagonista che il formato dell'albo. Non convinti delle 64 pagine, gli autori, tornano al classico Bonelli di 96 pagine. Infine, il nome viene cambiato in Martin Mystère, titolo di lavorazione del fumetto che però era ritenuto troppo difficile da pronunciare dai più che si sarebbero recati in edicola per cercarlo.
Debutta nel 1982. Anni d'oro del fumetto italiano. Pochi sono i titoli in contemporanea nelle edicole, luoghi misteriosi sono le fumetterie. La nuova collana ha un buon impatto. Le sue vendite decollano e, senza prendere in considerazione lo sfacelo di copie che vendeva e vende Tex, si ritaglia un buon posto nella scuderia Bonelli a fianco di Zagor e Mister No.
Il personaggio non è proprio come se lo aspettava il buon Sergio. Lui lo sperava più vicino a Indiana Jones, ma l'effetto divulgativo mette in bocca tante parole al protagonista, rendendolo molto simile al suo creatore. Le avventure diventano sempre più affascinante e si conia il neologismo mystero per indicare quei misteri misteriosi che non riescono ad essere spiegati dalla scienza ufficiale. Inutile negare che i primi spunti vengono presi dai best sellers di archeologia fantastica che impazzano all'epoca. Berlitz e Kolosimo forniscono, così, materiale d'indagine per il nuovo personaggio a fumetti. Tra nozioni scientifiche, curiosità storiche e situazioni inventate di sana pianta, Martin Mystère compie prima un anno di vita, poi dieci, poi venti, poi venticinque fino ad arrivare ad oggi a compierne 30. Il tutto precorrendo X-Files, Lorenza Foschini ed i suoi Misteri e Roberto "Cazzenger" Giacobbo.
La sua vita editoriale ha visto alti importanti, bassi preoccupanti ed ora lo ha stabilizzato intorno alle 30.000 copie ad albo regolare, bimestrale. Piano piano sono andati a morire i progetti paralleli in perdita come i Giganti, i Maxi. Restano vivi l'Almanacco del Mistero e lo Speciale, entrambi a cadenza annuale. La soluzione, adottata da qualche anno, di renderlo bimestrale è stato un toccasana per la collana. Agli inizi le storie occupavano un numero indefinito di pagine, come i Tex, e potevano iniziare su un numero finendo a metà del successivo, sul quale iniziava un'altra storia. Poi, negli anni '90, si è tentato di confinare le trame in un albo od in suoi multipli rendendo, il tutto, a detta degli autori, un po' rigido. Il bimestrale, ad un prezzo inferiore di due albi a cadenza mensile, ha dato più respiro alle storie ed un modo più organico per raccontarle.
I 30 anni sono un traguardo ragguardevole, raggiunto nello stesso anno in cui Diabolik ne compie 50, ma non privo di insidie. Se da un lato il suo creatore è in prima linea a lanciare un'applicazione per iPad dedicata al suo personaggio, voci la danno per Giugno 2012, dall'altro non è così ottimista sull'eternità del suo gioiello. Da parte mia spero che vada avanti ancora per tanto tanto tempo e che continui ad insegnarmi cose nuove. Spero che sia d'aiuto a trovare nuovi stimoli per la mia curiosità, come ha fatto per tutti questi anni.
Parlano, invece, delle storie di questo albo.
Anni 30 è disegnata da Alessandrini e scritta da Castelli (guarda caso come la storia di DOC Robinson) ed è una dedica a tutto quel mondo che ha aiutato Martin Mystère a nascere e crescere. Citazioni da 1942 Assedio ad Hollywood, King Kong, detective e personaggi degli anni 30, strizzatine d'occhio allo storico lettore del fumetto sono la costante di questa storia. Divertente, scorrevole e ben disegnata. Vi è stata profusa grande inventiva e professionalità rendendola una delle migliori degli ultimi anni. L'idea dell'ambientazione è originalmente stupefacente e geniale.
L'altra storia, quella dedicata all'originale DOC, è tutta la rileggere (in quanto ogni collezionista ne conosce la versione estesa) e da assaporare.
30 anni spesi bene.
Grazie Alfredo, grazie Giancarlo.