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Martini gioca sporco

Creato il 18 settembre 2011 da Bebbevil
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È vero: in pubblicità, come in amore, è tutto concesso. Ma se più interessi (maschili) collimano nello stesso momento la situazione si fa piccante (o “piccanto” per dirla come Ela Webber). Martini lancia il nuovo casting per la scelta di una figura professionale (maschile) protagonista del suo prossimo spot televisivo. E siccome “Luck is an attitude” come recita il bel payoff, e siccome, aggiungo io, in Italia non si fa niente per niente, promette una bella ricompensa: 150.000 capoccioni per il fortunato vincitore.

Al malcapitato verranno amputate le mani? No. Sarà svilito da torture psicologiche? Neanche. Dovrà fare soltanto una cosa: baciare 10 bellissime donne. In tempi duri come questi per l’occupazione (si pensi alla manovalanza in fila nei pressi di Arcore) ritengo si riesca a trovare qualcuno disposto a fare il lavoro sporco. Perché sappiamo benissimo che, per quanto sporco sia, qualcuno deve pur farlo…
Così vi avverto che io (essere maschile), insieme ad altre 437 mila persone, mi sono caricato quest’onere sulle spalle e, in nome del bene comune, ho sacrificato me stesso per salvare voi tutti.
No, non ringraziatemi: è un dovere professionale. Che finto pubblicitario sarei se non cedessi a queste bassezze professionali?

C’è da sottolineare, però, che così il gioco diventa sleale: non si può offrire contemporaneamente ad un uomo soldi e donne. È ovvio che dopo le pubblicità funzionino!!
- Come dite?? Il mondo della pubblicità è un mondo che svilisce la figura della donna??
Ah, è vero… Allora non è corretto offrire dei soldi!!

-Come? Anche il fustino del Dash offre soldi e premi?
MMMmmm… Allora non c’è niente di nuovo sotto il sole…

(Chi prova sole non lo lascia più)

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