Magazine Cultura
Inghilterra.
Sir Nicholas Fury, guardia del corpo della regina Elisabetta, e il dottor Stephen Strange, medico personale della sovrana – e filosofo di corte -, devono affrontare una gravissima minaccia.
Maremoti, terremoti, cataclismi di ogni natura squassano l’Inghilterra in ogni dove. E non solo l’Inghilterra.
La causa è sconosciuta.
Occorre indagare.
Strange ritiene che la fine del mondo sia vicina. Per scongiurarla, e mettersi al riparo dai nemici (interni ed esterni al regno), Fury ordina di recuperare il tesoro dei Templari, affidando la missione al suo agente migliore, Matthew Murdoch.
Tra intrighi di palazzo, assassini di corte, complotti, spie, dittatori, soprusi e “supereroi”, Fury e Strange, con l’aiuto di valenti alleati, dovranno risolvere la situazione, salvare l’Inghilterra...e il mondo, naturalmente.
E riportare tutto alla “normalità”.
Cercavo questa storia di Neil Gaiman da tantissimo tempo. In fumetteria, dicevano, era esaurita e ormai introvabile. Per fortuna le vie del Signore sono infinite, e l’ho trovata qui in Albiolandia per pochi spiccioli – pur sapendo che si trova facilmente in scan con una rapida ricerca su Google (e no, non chiedetemi link, per piacere: non ve li do nemmeno sotto tortura).
Google: vostro amico sin dal 1997 per ricercare laqualunque
Alla fine della lettura ammetto di essere stato, per i primi minuti, un tantino perplesso: 1602 di Neil Gaiman è una storia potentissima. Di quelle che vanno lette “per forza”. Ma non riesco a togliermi dalla mente un tarlo, ovvero che Gaiman non si sia sforzato più di tanto. Non fraintendetemi: questa miniserie è una spanna sopra la media delle letture fumettistiche “normali”, ma da uno come Gaiman – sarà perché ci ha abituati bene nel corso degli anni – ci si aspetta sempre un qualcosa “di più”.
Di “molto” di più.
Da questo punto di vista sono rimasto “delusino”, perché mi aspettavo qualche guizzo “fantastico” che non è arrivato. Soprattutto nella parte finale.
Rimane comunque il fatto che 1602 sia un’ottimissima storia, dove si riconoscono tutte le tematiche più “care” allo scrittore di Portsmouth: dalle divinità, al mondo dei “diversi”, passando per l’amore per i nativi americani e i miti di fondazione.
Il tutto calato nell’universo Marvel canonico e anteposto nel XVII secolo.
Fury e Charles Javier a colloquio
Il lavoro migliore, più che sulla storia in sé – piuttosto prevedibile, e con un colpo di scena telefonato (benchè le cause scatenanti della faccenda siano un mondo distopico che sarebbe bello leggere, un giorno) – è fatto sui personaggi.
Così ottimamente modellati per essere credibili in una storia del 1600, eppure così sempre – dannatamente – spettacolari perché “identiche” alle loro controparti classiche.
Ecco allora un Fury capo dell’intelligence della Regina, che ha a cuore il suo paese e ha un altissimo senso dell’onore; ecco Peter Parker allievo dello stesso Fury e “ammaliato” dalla bellezza dei ragni; ecco i mutanti di Xavier perseguitati perché “diversi”, perché ritenuti figli del demonio (e quindi odiati dal Vaticano e cacciati dall’Inquisizione – guidata da un superbo Magneto); ecco Destino ammaliato dalla ricerca continua del potere e del sapere; ecco Daredevil, splendida spia al servizio di Fury, che cela la sua vera attività facendo il cantastorie nelle bettole e nelle locande.
Magneto Inquisitore: darebbe del filo da torcere a uno come Eymerich
L’assalto a Latveria è probabilmente il pezzo forte di tutta la miniserie, ma ognuno degli otto capitoli racchiude comunque delle piccole perle, con precisi rimandi all’universo Marvel “canonico”.
I disegni di Andy Kubert, poi, contribuiscono a rendere 1602, dal punto di vista grafico, una perla. A tratti ricordano l’estetica dei dipinti barocchi tipici del XVII secolo, con tavole accurate e (spesso) cupe e “stucchevoli”.
Sir Nicholas Fury, cuore e anima della novel
Pensavo – e sapevo – che questo 1602 fosse una storia ucronica, slegata dalla continuity Marvel. Ma come anticipato, è vero (solo) in parte, dato che, ufficialmente, ne fa parte a pieno titolo.
Si tratta di una bella lettura, che vi consiglio caldamente.
Se poi non avete mai letto nulla di Gaiman (eresia!), incominciando da 1602 vi si aprirà un mondo.
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