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per Not Brand Echh
Magazine umoristico realizzato dalla Marvel nel 1969
La grande convention di San Diego, la più importante convention di fumetto del mondo, si è chiusa senza troppi clamori, tra lo scontento dei negozianti (ve ne ho parlato QUI) e qualche annuncio, non troppo clamoroso, da parte degli editori (forse la notizia più eclatante, a parte gli annunci della Image Comics, fatti però durante l'Image Expo e, dunque, da un punto di vista squisitamente tecnico extra-Comicon, è stata quella relativa ai team creativi che la Marvel si appresta a mettere al lavoro sulle testate di Star Wars; il che, trattandosi di un prodotto in ogni caso derivativo da un altro media, è tutto dire).
La enorme rilevanza che il fumetto di supereroi si è ritagliano nell'industria del cinema, diventando un vero e proprio genere cinematografico, ha fatto sì che il più importante festival di Fumetto si sia lentamente trasformato in qualcosa d'altro. Marvel e DC rimandano gli annunci più eclatanti in altre convention (tipo quella di New York), mentre a San Diego è diventato il luogo nel quale ospitare star cinematografiche e annunciare nuovi progetti cine-televisivi. E i fumetti? I fumetti continuano a far parlare di se migliaia di appassionati, favoriti sempre più dall'avvento dei social network che danno loro l'opportunità di comunicare direttamente con alcuni tra autori e editor. In alcuni casi il risultato è esilarante, come nel caso di questo scambio di battute tra Tom Brevoort (che una o due volte a settimana risponde alle domande dei lettori su Formspring, il suo blog ospitato sulla piattaforma Tumblr.) e un lettore che candidamente (?) gli chiede:
"Così... la Marvel è di proprietà della Disney. Ma la Marvel è a sua volta proprietaria di Thor. Thor è il figlio di un re. Ma adesso è anche femmina. Questo vuol dire che adesso Thor è una principessa della Disney?" La risposta di Brevoort non si fa attendere: "Il nuovo Thor non è necessariamente la figlia di un re. Ma potrebbe anche esserlo, naturalmente. Ma almeno per un po' di tempo questo dettaglio non sarà rivelato. Quindi è un tantino prematuro inserirla nel novero delle principesse Disney".
Un'altra chicca arriva in risposta alla domanda di un lettore che chiede, seccato, quando la Marvel deciderà di creare un personaggio che, a differenza di Daredevil, sia davvero disabile e i cui superpoteri non gli eliminino i disagi provocati dal loro handicap. "Scrivi le tue lamentele a Stan Lee c/o Marvel 1964" gli risponde ironicamente Brevoort, per poi aggiungere "però mi sembra che tutto abbia funzionato alla perfezione durante questi anni".
Chi sarà, secondo Brevoort, il lettore tipo della nuova serie di Spider-Woman? "Ogni essere vivente con in tasca il soldi sufficienti per pagare il prezzo di copertina" Ovvio!
E a chi gli chiede: "Ma davvero ti piace come disegna Greg Land?" Brevoort risponde: "se non lo avessi apprezzato non lo avrei assunto per disegnare Mighty Avengers!".
Un altro autore che non lesina risposte bizzarre è Brian Michael Bendis, che spesso risponde ai suoi lettori anche postando delle semplici, ma esaustive, immagini. Come nel caso di un lettore che gli chiede come sarebbe il suo Superman se gli dessero l'occasione di realizzarne una versione ultimate.
il "mancato" Superman Nicholas Cage sarebbe il modello della
versione Ultimate che realizzerebbe Bendis?