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Mary Poppis, per così dire

Creato il 12 aprile 2014 da Mapo
Tra i film che più spesso mi capitava di guardare quando ero bambino c'era Mary Poppins. Non sarà molto virile, lo so, ma quella bambinaia che arrivava dal cielo di Londra planando su un ombrello, la gente che saltava nei dipinti sul Tamigi per trasformarsi in un cartone animimato invaso da pinguini e quegli spazzacamini danzanti; beh, li trovavo irresistibili!In una delle mie scene preferite, ad essere precisi, i bambini che si trovava ad accudire la povera Mary per sbarcare il lunario si trovano coinvolti in un improbabile pausa-the pomeridiana "in quota". Sotto la propulsione di una risata dietro l'altra, ecco i nostri personaggi cominciare a levitare sempre più vicino alle travi del soffitto, insieme al tavolo, alle sedie e al servizio buono in ceramica, con tanto di zucchero e limone.Dalle mie parti si chiama "ridaröla", in dialetto, e indica quella sensazione di leggerezza assoluta in cui si perde qualche inibizione, vengono meno i pensieri che di solito affossano e, appunto, ci si scopre palloncini elastici gonfi di elio.Nel film, dopo un buon quarto d'ora di storielle spassose, si fa tardi, la gravità fa il suo corso e giunge l'ora di ritornare verso casa. Passando dalla porta, non dal tubo del camino. Gli ospiti, inprovvisamente pesanti, se ne vanno.
Ho una collega che si chiama Pamela, fa la specializzanda in malattie dell'apparato cardiovascolare e, da grande, vuole infilare cateteri nell'inguine della gente, arrivare al cuore e gonfiare palloncini nelle sue arterie per evitare che si chiudano (jamais!).Per questo, e per altri motivi, ha deciso di trascorrere qualche mese all'estero, in una clinica francese. Ha fatto le carte, studiato la lingua, trovato una casa e, ora, sostiene di essere pronta a partire.Questa sera ha organizzato un aperitivo per salutare un po' tutti.Si è parlato di lavoro, come sempre quando si esce tra colleghi, si è bevuto qualche cocktail e si è riso molto, come bambini inglesi davanti a una tazza di the.Il tavolo, ad un certo punto, è sembrato più alto del solito, fino a decollare in una notte di luna piena, sospeso nel cielo di Milano.
Mary Poppis, per così dire
Ad un certo punto della serata Pamela si è messa di lato, all'ombra del portico, ha tirato un sospiro, abbassato gli angoli della bocca in un sorriso smorzato e ha scattato una foto. L'immagine, forse un pó troppo buia, mostra una piccola folla raccolta in un cortile elegante. c'e chi si abbraccia, chi tiene un bicchiere,chi cerca gli ultimi rimasugli di cibo e chi si stringe nel cappotto perchè ha anticipato un pó troppo il cambio di stagione. È una bella foto, scattata nelll'attimo prima della caduta.
Bonnè chance

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