E' forse il profumo della Primavera ormai vicina che mi stordisce e mi fa annebbiare la vista?
Mi sento confusa, sconvolta e vagamente felice, neanche che quella canzone l'avessi scritta io!
Compio gesti inusuali. Perchè?
Stasera prima di cena ho voluto dipingermi le unghie delle mani di rosso. Io! Io che è già tanto se riesco a farle crescere di qualche millimetro. Io che oso farlo solo d'estate. E solo con quelle dei piedi. Che mi piace sentirmi donna ma mai femme fatal. Stasera evidentemente mi sentivo di essere anche quella!
Peccato che per lavare i fornelli della cucina una parte di smalto se ne sia già andato via...
Ho iniziato una cura omeopatica per aumentare le mie difese immunitarie ormai ai minimi storici. Prendo vitamine per cercare di sconfiggere la stanchezza latente. Forse è per questo che mi sta succedendo tutto questo.
Malinconia.
Perchè mi soffermo tanto a riassaporare gli umori del passato? Che nella mente i ricordi sono sempre più dolci di quelli che sono veramente stati! Vado indietro, ormai di diversi anni. Mi piace tuffarmi in quei tumultuosi anni della mia adolescenza e farmi punzecchiare dalla consapevolezza che ormai quel tempo è passato. Non c'è più. Non potrà esserci più.
La maternità mi ha regalato il meraviglioso dono dell'amore sconfinato. La maternità mi ha sottratto una grande parte della leggerezza dell'essere (perchè mai ho la falsa percezione che la fine dell'adolescenza coincida con l'inizio della maternità?).
Mai più potrò vivere un'esperienza senza pensare a lui.
Per il suo compleanno a Giacomo ho regalato un week-end a Madrid. Io e il mio Bambo da soli. Il nostro primo week-end in intimità da quando Davide è nato. Il perchè è nel nostro perchè. Ed allora perchè già so che in quei giorni non farò altro che pensare a Davide? Se starà bene. Se mangerà tutto. Se gli mancheranno le coccole della buona notte. I baci. Gli abbracci di conforto. I giochi. Perchè allora partire in due e non in tre?
Ho bisogno di rallentare.
Sono con l'acqua alla gola. E' troppo tutto un corri corri. Pochi giorni fa confidandomi mi è sfuggita di bocca la seguente frase "Finchè ce la faccio...". Come se stessi attendendo di scoppiare prima di rendermi conto che i ritmi devono essere dettati dal corpo e dalla mente e poi da tutto il resto, e non viceversa.
Perchè non posso cambiare? Perchè non riesco?
E mi cruccio. Come per quell'altro progetto che ancora non è partito.
Mi cruccio e gongolo... perchè con tutti questi perchè mi sento davvero tornata adolescente...
... ed a questo punto devo ammettere che non mi dispiace affatto!