Marzo sarà un nuovo inizio. Vi racconto il mio febbraio e di perché da questo mese in poi cambieranno alcune cose.
Ho percorso la strada che porta dal mio appartamento all'università con le gambe che tremavano e un macigno di una tonnellata sul petto. Il naso è diventato subito rosso per il freddo. Ho aspettato un po' prima di iniziare l'esame, ancora di più per sapere com'era andato, ma alla fine è andato. L'ultimo.
Alla fine della triennale non mi sentivo così, forse perché sapevo che prima o poi avrei ripreso gli studi. Questa volta invece le probabilità sono molto basse, anzi, a meno che non arrivi un momento di pazzia, sono inesistenti. Per questo ero così in ansia, per questo lo scorso febbraio ha significato molto, anche se non mi sono mai mossa da Verona. Sono riuscita a raggiungere il mio obiettivo con un semestre d'anticipo, ora mi mancano solo il tirocinio e la tesi, ma non leggerete più di esami su questo blog. Promesso.
Da quanto ho aperto questo spazio nel grande oceano di internet, il tempo è stato scandito da semestri, corsi ed esami. Gennaio e febbraio, giugno e luglio, settembre: sessioni che sembrano sempre interminabili. Da quando ho scritto il primo post ne ho dati così tanti che ho perso il conto, ma ora il tempo verrà misurato diversamente ed entro la fine dell'anno cambierò anche capitolo del libro, chiudendo definitivamente quello legato all'università. Mi sembra incredibile, per questo lo sto scrivendo. Certo, poi ne inizierà uno ancora più complicato, ma per ora non voglio pensarci.
What is past, is prologue.
William Shakespeare, The Tempest
Febbraio è stato così: poco tempo libero, tanta ansia e una grande soddisfazione sul finale. Mi ha però portato anche una piccola sorpresa e mi ha permesso di realizzare uno dei buoni propositi del 2016: uscire da internet e incontrare tanti altri con le mie stesse passioni.
Il 13 febbraio ho esplorato Verona con i ragazzi di Instagramers Verona, ho incontrato Pam, Natasha e tante altre persone che, smartphone alla mano, hanno scoperto questa splendida città addobbata ad arte per San Valentino. Tutto questo per festeggiare il primo compleanno della community (se cercate l'hashtag #1annoigersverona trovate tutte le foto).
Ora inizia marzo e con lui il mio tirocinio, che occuperà tutte le giornate. Insomma, il tempo libero sarà sempre pochissimo e non c'è alcun viaggio all'orizzonte, almeno per ora, ma in questo momento non mi serve un viaggio per essere felice.
Non nascondo di essere una travel blogger senza un biglietto aereo tra le mani, senza una valigia sempre aperta sul letto, senza mille viaggi programmati e senza uno stipendio che mi permetta tutte le cose appena scritte. Non nascondo di essere una travel blogger felice di stare a casa, se stare a casa significa poter chiudere alcuni libri in un cassetto e non vederli più.
Il vostro febbraio invece cosa vi ha portato? Lasciatemi un commento, lo sapete che mi fa sempre piacere leggere i vostri pensieri.