La neve mi trattiene a casa anziché essere in giro ma ormai ho capito, impossibile per me decidere con anticipo una gita a Milano, il maltempo è in agguato! Ma non mi annoio di certo, Silvia ha ben pensato come rendermi la giornata allegra e ricca di spunti; vi ricordate il classico gioco nomi, cose e città? Tutti ci abbiamo giocato. La versione che ci propone Silvia è dedicata al Carnevale, momento di scherzi e di allegria e da qui nasce l’idea di provare una nuova versione di questo gioco. Pensate una lettera e… giocate con noi: a Carnevale ogni scherzo vale!
Io scelgo la lettera G come GIANDUJA.
Perché tra tutte le maschera proprio questa? Iniziamo col dire che ADORO i cioccolatini gianduiotti: dolci al punto giusto, gustosi e ricchi di sapore insomma, una vera delizia! Da qui nasce la mia scelta di parlarvi di Gianduia, la maschera piemontese che nasce in provincia di Asti; il suo nome deriva dall’espressione “Gion d’la douja” ovvero Giovanni del boccale.
Il suo abito è molto carino; un mix di colori che vanno dal marrone dei pantaloni al giallo del panciotto, dal rosso delle bordature al nero delle scarpe. Vogliamo parlare della buffa parrucca, con tanto di codino, e del tricorno in testa? E’ un personaggio simpatico, che ama la buona cucina e il bun vino. Per i vostri bambini vi lascio la maschera di gianduja da scaricare e colorare mentre a voi lascio una simpatica filastrocca lo ritrae in pieno.
Giacca marrone, panciotto giallo
Porto i colori del pappagallo;
Calzoni verdi, calzette rosse,
Col vino mi curo tonsille e tosse.
Naso paonazzo, cappello tricorno
Son Gianduia perdigiorno.
Se non vi basta il cappellino
C’è la parrucca col codino.
… ora tocca a voi: raccontate il vostro carnevale tramite una lettera, una maschera, uno scherzo o un anddoto. Inviate i vostri amici e pubblicate il vostro gioco lì se invece non avete un blog inviate testo e foto a [email protected] e ci penserà lei a pubblicarlo.