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Massari, vaccaboia !

Creato il 18 agosto 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1
Massari, vaccaboia !Lasciando perdere le polemiche di giornata, quello che mi interessa di Andrea Massari è il suo modo di comunicare a partire dalla sua campagna elettorale iniziata nello scorso febbraio con la candidatura alle primarie del pd e conclusasi a giugno con la sua elezione a Sindaco di Fidenza. Dunque, cinque mesi di una vera e propria campagna di marketing a due livelli, il primo di accreditamento attraverso incontri con alcuni personaggi legati all'Api e all'associativismo,   l'altro di pura e semplice propaganda a partire dalle interviste ai giornali,  all'uso di volantini, lettere, internet con un sito personale,  twitter e facebook anche con pubblicità a pagamento, il tutto tradotto in ripetute parole d'ordine e metaforeche vanno a colpire l'immaginazione, emozionano e rendono tangibile una specifica visione del futuro.Non sto qui a farne l'elenco, per altro, anche se parziale, già fatto -clica qui- certo, con gli anglofonismi, tipo "coworking a servizio delle start-up", non si va da nessuna parte ma il resto, nel complesso roba tosta che ha funzionato in campagna elettorale, ma poi...?Il timore, e già si sente odore di strinato,  è che il tutto si riduca al gioco delle apparenze nel vuoto di motivazioni, di speranze di prospettiva, di obiettivi soddisfacenti e sensati, cioè una infilata di parole senza più contenuto che disegnano sul reale dilemmi astratti, contrapposizioni fittizie.Non bastasse, il quotidiano locale da l'impressione che le molte parole dell'infilata di interviste a Massari e ai suoi assessori siano un modo per nascondere profondi silenzi; basterebbe riflettere, anche solo sulle difficoltà nella pubblicazione sul quotidiano locale dei comunicati e delle prese di posizione delle liste civiche che fanno capo a Rigoni e Pollastri, per capire che aria tira.Lo dico, sembrerebbe che il bravo politico è quello che riesce a parlare senza dire, nascondendo non solo se stesso ma anche la cosa di cui si parla; Massari - dall'Asp alla Solveko, dall'Ici, Imu, Tarsu, Tares, Tasi al concorso per il dirigente unico - in questo è un campione.
Per quel poco che ne capisco, oggi fare  politica in queste condizioni significa criticarne il   linguaggio,  mostrare i limiti che derivano dal fatto di essere un linguaggio parlato da "Nessuno".
 «Nessuno" mi ha accecato», gridava Polifemo colpito da Ulisse che aveva scoperto per primo il trabocchetto del linguaggio. "Nessuno", appunto, parla il linguaggio dei politici del Pd che amministrano si oggi Fidenza.  Lo dico senza remore: definire la politica come critica del linguaggio può apparire riduttivo. In realtà  pone il più attuale dei problemi: quello della verità, del rapporto di verità tra le persone.  Insomma, c'è una reticenza del fare, non andiamo fino in fondo alle affermazioni che noi stessi facciamo. Non lo facciamo perché c'è un freno: il timore che la verità - quale poi ? - non sia quella che ci fa liberi ma ciò che ci destabilizza...  un poco come nel gioco dell'oca dove sei il primo davanti a tutti, tiri i dadi e salta fuori che, a conti fatti, ritorni al punto di partenza... vaccaboia!
(cp)
  
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