"Massimiliano viene scostumato" Massimo Troisi

Da Lacucinadiqb

Scena: campeggio, bagno donne, ore 21.30. 5 docce: ai due estremi due ragazze, al centro me.

Me (Ecco, persa la lente prima ancora di iniziare a lavarmi. Per fortuna che mi ricordo come sono fatta..)Ragazza 1 "A Ro'"Ragazza 2 "Eh..."Ragazza 1 "Hai sentito Ma?"Ragazza 2 "No, era con Sa'"Ragazza 1 "Ah. E chiamasti Se?"Ragazza 2 "Andò al mercato con zi' Concetta."Me (Wow, un nome!)Ragazza 1 "Ro.."Ragazza 2 "Eh.."Ragazza 1 "Hai messo il balsamo?"Ragazza 2 "No, l'ho dato a Sa"Me (Precipitevolissimevolmente! L'ho detta!!)Ragazza 1 "Ro.."Ragazza 2 "Eh.."Ragazza 1 "I' vad' da La"Ragazza 2 "Ah"Me (Supercalifragilistichespiralidose! Ho detto anche questa!!)




Rientrando in piazzola, al buio e facendo moooolta attenzione, ripensai alla lunga meditazione che mi costò la scelta del nome Edoardo (che naturalmente tutti chiamano Edo).La mia prima scelta fu per Arturo: un nome che adoro e che, ripensando all'omonimo familiare ovvero il fratello del nonno - Conte (con una dispensa speciale per aver sposato una contessa) e Tenente di Cavalleria, fisico asciutto e sguardo assassino, che riuscì a dilapidare il patrimonio allegramente aiutato dalle signore e signorine che frequentava, sedotte con fiumi di champagne e lucidissime Bugatti - mi faceva sorridere pensando a quanto si dev'essere divertito, serenamente incurante della riprovazione generale.Enrica (all'epoca aveva 7 anni), una volta appreso il nome del futuro fratello esclamò "Arturo? Faccia da canguro: mio fratello non si chiamerà mai così", smontando in un nanosecondo l'atmosfera da Belle Epoque che frullava nella mia mente da settimane."E come pensavi di chiamarlo, allora, tuo fratello?""Edoardo!"Si, ma fa rima con petardo." feci io sicura di me."Meglio un petardo che un canguro", rispose serafica lei.

Mesi di meditazione, libri e libri sfogliati, prove di rime, litigate furibonde con parenti per scegliere un nome che dal primo giorno di asilo nido verrà irrimediabilmente ridotto in un monoisillabo dall'amico del cuore.Ah, Enrica (anche il suo nome frutto di lunga meditazione) si fa chiamare Zoe...che avesse ragione Massimo Troisi? 

Frise "marinare"Ingredienti (per 4 persone) 1/2 kg di cozze, 1/2 kg di vongole veraci, un polpo medio, 1/2 kg di gamberetti, 1/2 kg di pomodori maturi, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, prezzemolo fresco, 3 spicchi d'aglio, 1 foglia d'alloro, 4 grani di pepe nero e 2 bacche di ginepro, olio evo, sale e pepe nero macinato al momento.ProcedimentoCucinare il polpo immergendolo in acqua fredda con l'alloro, il pepe in grani e le bacche di ginepro e far cucinare, dal bollore (coperto e a fiamma abbassata) per almeno 40' o fino a quando risulterà tenero. Toglierlo dall'acqua, tagliarlo a tocchetti di 2 cm e mettere da parte.In un'ampia padella versare un filo d'olio e 1 spicchio d'aglio e versare i mitili: a fiamma elevata lasciar aprire le valve per 2'-3' minuti. Togliere da fuoco, eliminare il primo liquido uscito, rimettere sul fuoco e far sfumare appena il vino, sempre a fuoco vivace. Dopo 2' versare il tutto in una padella nella quale qualche minuto prima avrete fatto saltare 2 spicchi d'aglio con i pomodori a tocchetti, il polpo e i gamberi puliti, ottenendo un profumato sughetto.Mescolare bene il tutto, regolare di sale e pepe: servire versando un'abbondante mestolata di sugo un po' sbrodoloso di pesce nel piatto dove prima avrete posato due frise di grano duro e decorare con un trito fresco di prezzemolo.

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