Massimo Giletti: Il talk show non è morto ma deve dire la verità

Creato il 16 dicembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
“Il talk show non è morto, dipende da come lo si fa”. E’ questa la differenza principale che secondo Massimo Giletti emerge dalla VII Indagine di Demos-Coop su Gli italiani e l’informazione (diffusa da la Repubblica) che evidenzia la sfiducia da parte dei cittadini italiani nella tv rispetto agli anni precedenti, in particolare nei Tg e nei talk show, e la tendenza, di contro, a rifugiarsi nei social network.
“Beh io ho un punto di osservazione privilegiato – dice il giornalista – perchè sono in controtendenza rispetto alla crisi di tutti gli altri talk, addirittura ho un segno + di 0,92, quasi un punto in più rispetto al 2012 e quindi credo che la sfiducia ci sia, ma credo anche che ci sia la credibilità di chi continua a fare numeri. Se mantieni sempre 4 mln di spettatori, vuol dire che hanno fiducia in te e nel tuo prodotto. Evidentemente molto dipende dal modo di raccontare la realtà”.
“A settembre scorso ho fatto una riunione con il mio autore storico, Fabio Buttarelli. Ci siamo guardati e ci siamo detti che la politica dobbiamo raccontarla in modo diverso, perché, mentre fino allo scorso anno, in qualsiasi modo tu la raccontassi funzionava comunque, ora non è più così. Insomma – spiega Giletti – ben prima di andare in onda e di conoscere i dati, avevamo entrambi sentore che ci fosse una sazietà, un disamore per il racconto politico tout court, quasi un rigetto verso le parole della politica e allora abbiamo incrociato il Palazzo, con la P maiuscola, con la realtà del quotidiano”.
Una scelta che sta pagando con ascolti crescenti e una credibilità del programma senza precedenti: il 15 dicembre lo share è stato del 21%. “Io – fa notare il conduttore – in due ore di trasmissione mando in onda 12 pezzi filmati e tra gli ospiti c’è sempre chi è stato protagonista del fatto di cui parlo. Questo presuppone uno sforzo redazionale pazzesco, però così raccontiamo la verità, non facciamo filosofia”.
Ma la domanda rimane, perché, dunque, gli italiani non hanno più fiducia nella tv e vanno sui social network? “Perché – risponde Giletti – non si racconta loro la verità. Io – dice – non sono stato piazzato nè dal Pd, nè dal Pdl, nè da Forza Italia. Forse, quindi, anche questo è garanzia di fiducia. Forse per questo la gente continua a vederti, perchè sa che non lavori ideologicamente, quindi per il me il talk show non è morto affatto, dipende da come lo si fa”.
Fonte: Adnkronos

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