Domenica 13 marzo mi sono fermata davanti alla TV, RAI 1, per ascoltare l'intervista che Giletti ha fatto a Federica Sciarelli.
Seguo la trasmissione "Chi l'ha visto" dal suo esordio e le motivazioni le ho scritte molte volte su questo blog, quindi non le ripeto.
Federica Sciarelli la apprezzo per come svolge il suo lavoro e anche qui non mi ripeto... Basta cercare con l'etichetta TV .
Dell'intervista di ieri, condotta da Giletti con affettuoso garbo nei confronti di Sciarelli, riporto solo tre notazioni:
La prima riguarda la minuzia che, durante una delle ultime puntate di"Chi l'ha visto", Federica ha esclamato: "Ma Dio buono.." e questa semplice espressione pare che abbia creato dei commenti...
Mi chiedo se i commentatori non abbiano altro da dire e allora notano il NULLA e scrivono stupidaggini!
Mi ha sorpreso anche che, per giustificarsi, pur non avendo proprio NIENTE da giustificare, Federica abbia detto: "Capisco che non si deve nominare il nome di Dio invano ma..."
Ma mica siamo in Chiesa od ovunque si pratichi la religione che impone questo precetto!! Inoltre, salvo cambiamenti che possono sempre esserci, non risulta che la Sciarelli sia particolarmente religiosa da dover stare attenta a non pronunciare la parola Dio in una frase esclamativa-esortativa!
Ecco, mi è sembrata esagerata questa sua espressione, più da cattolica praticante che da quello che lei è come persona, basti pensare che ricorda sempre di essere stata più a sinistra del PCI, addirittura "cinese": dunque mi è apparsa non sincera.
La seconda notazione è sul fatto che pare ci sia chi le da della giustizialista: questo lei ha detto.
Non mi meraviglio, visto il pensiero di chi ritiene che non debba mai esserci individuazione di chi commette delitti sulle persone e, se individuato il colpevole, bisogna essere comprensivi...
Avere Giustizia per le vittime, per questi pensatori, è giustizialismo! Non li sfiora il pensiero del dolore patito dalle vittime, della vita persa quando si arriva all'assassinio, del dolore di chi le vittime amava... Giustamente la giornalista ha detto che pensa alle vittime visto che non ci pensa nessuno!
Infine l'immancabile domanda su Francesco Cossiga.
Una vera nemesi che attraversa quasi tutta la carriera della giornalista. Assunta stabilmente in RAI nel 1988, quando Francesco Cossiga era Presidente della Repubblica Italiana già dal 1985 e terminerà il suo mandato nel 1992 finendo il settennato, nacque tutto dalla domanda che Indro Montanelli, giornalista ed amico di Cossiga, gli fece sul nome della sua amante: Cossiga gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Dubito che Indro abbia mai riferito l'eventuale confidenza, quindi il giornalista che pubblicò il nome della Sciarelli da chi mai poteva averlo appreso?
Da: La Repubblica - Articolo sul settimanale "Panorama"datato primo settembre 1991, a firma Antonello Pirosoin cui il nome della Sciarelli viene inserito in una rosa - non propriamente lusinghiera - di possibili amanti del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
Finì in una querela vinta dalla Sciarelli.
Da: Wikipedia - L'8 maggio 1991 è stata nominata Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza conferitale dal Presidente della Repubblica.
1991, dunque, anno in cui il Presidente Cossiga, in maggio, conferisce l'onoreficenza a Sciarelli; settembre il mese in cui esce l'articolo che la definiva la sua amante.
Ieri Sciarelli ha detto che, durante la cena promessa al Presidente, nel caso avesse vinto la causa, lui le ha confidato che la moglie è stata l'unica donna che lui abbia mai amato, e Giletti ha fatto mandare la foto, rarissima, della signora Giuseppa Sigurani.
Peccato che però, nonostante l'affermazione, riportata da Sciarelli su sua moglie, Cossiga si sia separato da lei nel 1993, divorziando nel 1998 e infine annullando anche il matrimonio religioso tramite Sacra Rota nel 2007
Dal sito: UAAR
Il Tribunale della Sacra Rota ha annullato il matrimonio celebrato nel 1960tra Francesco Cossiga e Giuseppa Sigurani. La decisione è arrivata dopo sette anni di istruttoria. La notizia è pubblicata nell’ultimo libro di Bruno Vespa “L’amore e il potere. "Da Rachele a Veronica un secolo di storia d’Italia”. Cossiga e la moglie si separarono nel 1993, un anno dopo la scadenza del mandato presidenziale e divorziarono dopo cinque anni. Nel 2007, 47 anni dopo la celebrazione delle nozze e con la nascita di due figli, un maschio ed una femmina, la Rota Romana (nuovo nome della più conosciuta Sacra Rota) ha annullato il matrimonio
Giuseppa Sigurani la moglie "annullata" di Francesco Cossiga