di Nicola Pucci
Master 1000 di Montreal, ed è un sorprendente Nadal a sbancare il lotto. Sì, sbaraglia la concorrenza proprio a sorpresa, il maiorchino, che torna a pedalare e sbuffare come un treno a vapore dai giorni apocalittici del k.o. a sensazione di Wimbledon con il belga Darcis. Lo fa in un torneo che conta parecchio, sulla superficie meno congeniale per le sue ginocchia che scricchiolano e fanno temere il peggio, contro avversari inattesi nel cammino verso la finale.
Nadal trionfa al Master 1000 di Montreal – da outdoorblog.it
Evento ricco di colpi di scena, il Coupe Rogers canadese. Non c’è Federer con la schiena a pezzi; Murray si fa capottare dal talento discontinuo del lettone Gulbis agli ottavi; Ferrer testa di serie numero 3 ci lascia le penne ancor prima, al debutto, con l’anonimo Bogomolov. La parte bassa del tabellone rimane sguarnita, con la complicità della forma scadente di Berdych e Del Potro e la scarsa attitudine ai tappeti duri del nostro Fognini, e ad approfittare dell’occasione sono i due coccoli di casa, Raonic la star e Pospisil l’emergente, che abbiamo ahimè imparato a conoscere a nostre spese in Coppa Davis: agguantano il derby di semifinale che vede prevalere il più esperto Milos, 6-4 1-6 7-6, che torna competitivo dopo mesi di stenti.
C’è anche Novak Djokovic, numero 1 del mondo e principale favorito del torneo. Il serbo rispetta i pronostici, anche se con qualche patema con Istomin, ed è lui che Nadal incrocia al penultimo atto, vincitore nei turni precedenti con Levine, 6-2 6-0, Janowicz, 7-6 6-4, e Matosevic, 6-2 6-4. Lo scontro diretto è appassionante e tirato come spesso accade tra due fuoriclasse della racchetta, Rafa ha più sprint e si impone al tie-break del terzo set volando verso il trionfo.
La finale infatti non ha storia, trattasi a tutti gli effetti di un’esecuzione annunciata se è vero che Nadal ha più benzina nervosa dopo le due semifinali in fotocopia e col netto punteggio di 6-2 6-2 azzera il sogno del canadese di mettersi in bacheca il primo Master 1000 della carriera. Per lo spagnolo è il numero 25, vi sembra poco?
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