1) I Fritti unti e sudiciFritta è buona anche una ciabatta, ma se avete un blog, degli ospiti, un fegato o una dignità, non potete presentare cose simili spacciandole per ricette.

3) I decori per torteLe torte, tiramisù, creme e simili si decorano con codette, palline argento, smarties ed altre porcate vanno bene solo se avete quattro anni e ci vuole coraggio a chiamare questa porcata "Zuppa inglese arcobaleno".

3) Gli anni 80 nel cuorePenne vodka e panna, involtini di gelatina e prosciutto, tortellini piselli e panna e le scaloppine.Vince il premio Mastertrash del mese questo foodblogger della piattaforma Giallo Zafferano che ha pubblicato la ricetta delle Scaloppine con Mascarpone e Funghi.Natura morta su tovaglia cerata.

4) La setta della sfogliaLa pasta sfoglia è una benedizione del creato perché è come il fritto: ci sta bene con tutto o quasi.Esiste però un pericoloso filone di pensiero, una sorta di setta e di congrega che metterebbe anche la parmigiana nella sfoglia.I foodblogger della setta della pasta sfoglia di solito pubblicano le pericolosissime ricette SVUOTA FRIGO, cioè buttano tutta una serie di ingredienti a caso, probabilmente anche l'uranio impoverito ed altri scarti nucleari, in un rotolo di pasta sfoglia plasmandola in modo spesso deforme.
5) La setta del BimbyIl Bimby vanta più seguaci di Scientology e di Gianni Morandi, spesso utilizzato dalle mamme blogger per replicare assurdamente il peggio che il mondo del cibo industriale.Si comprano un robot da cucina da 1200 euro per rifare: dadi, sofficini, bastoncini di pesce e probabilmente pure un goccio di antrace.
6) C'era una volta il risotto
Non è difficile fare il risotto, basterebbe, per cominciare, fare in modo che il riso e il condimento stiano insieme.
Ecco, magari non così.
7) Le minestre da orfanotrofio DickensianoQuando ero bambina c'erano un'infinità di cartoni animati volti alla tragedia e alla disperazione, di norma seguivano il seguente modello: bambina abbandonata, orfanotrofio, educatrice stronza, amore impossibile e minestre tristi in mensa che sembravano fatte con l'acqua sporca dei piatti.