Il numero di Giugno di MAT2020arriva dopo un grande evento musicale, la Fiera Internazionale della Musica (FIM), e gli organizzatori, Verdiano Vera e Linda Cavallero, tracciano il primo bilancio di un evento arrivato alla seconda edizione, e già proiettato nel futuro. Rimanendo in tema “live”, MAT 2020 propone due reportage, quello di Marco Pessina, presente ad un concerto dei nuovi YES, mentre Stefano Pietrucci disegna la sua serata al cospetto di Johnny Winter. Ma l’incontro più emozionante è quello realizzato/raccontato dal direttore Angelo De Negri - in occasione dell’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana - quello con Bob Geldof, immortalato il giorno successivo dalla “camera” di Cristina Arrigoni, nel corso di un concerto bergamasco. Ritornano le recensioni sui libri e il focus cade in questa occasione su quello di Piersandro Pallavinici, “Una commedia italiana”. Significativa l’intervista ad uno dei pilastri della musica italiana, Alberto Salerno. Fabrizio Poggi rinuncia al suo solito spazio e … passa dall’altra parte, intervistato dopo il suo incredibile successo americano. Arriva anche il contributo di Paolo “MoonHead” Zaghi, che ha esaminato il nuovo progetto (album+video) “Axiom”, degli Archive. Sempre nella sezione “interviste”, Marco Valenti avvicina Joan’s Diary. Proseguendo a ruota libera, segnaliamo il debutto di Gianni Novelli, che propone la sua idea di connessione tra Cinema e Musica Progressiva e la recensione di Gianni Sapia relativa all’ultimo album de Les Trois Tetons. Fantastiche, come al solito, le rubriche ormai fisse, con Il giovane Jacopo Muneratti che ci parla di Jethro Tull, Riccardo Storti affascinato dai Roxy Music, Alberto Sgarlato che si sofferma su gli Apple Pie e Mauro Selis, sempre in doppia veste, in questo caso tra prog caraibico e analisi psicologica di casi reali, legati al mondo della Musica. Tra i tanti programmi possibili abbiamo scelto il Trentino Jazz. Che ne dite, può bastare per questa volta?
www.mat2020.com