Matera: il finale
Creato il 02 ottobre 2011 da Alessandraz
@RedazioneDiario
Un post rapido e rubato, giusto per dirvi che la serata di gala, ieri, è stata splendida. Ci sono stati momenti ricchi di pathos, in compagnia delle persone libro, persone - appunto - che imparano parti di volumi a memoria per "dirli" in pubblico, quasi come i viandanti di Fareneith 451 cui essi si ispirano. Belli e di grande qualità anche gli intermezzi musicali che io e Antonella Albano abbiamo ascoltato arroccate su una scala di Palazzo Lanfranchi, sede della serata conclusiva del Festival. Ma la serata era permeata dall'attesa per la vincitrice del Premio Baccante 2011: Margaret Mazzantini.
Una lunga e trepidante attesa in una sala gremita di gente. Quando la folla si è aperta per far passare questa donna minuta, dai lineamente spigolosi ed eleganti insieme, un brusio si è levato dalla massa di persone assiepate in attesa di poter vedere quest'autrice, una donna schiva e riservata. Nonostante fosse esausta - la stanchezza sul viso era evidente - la Mazzantini si è concessa al suo pubblico senza riserve, prima nella conversazione arguta con Alessandra Casella, storica presentatrice del Festival e dopo con i fan per il book signing. Ora contemplo soddisfatta la mia copia di Non ti muovere e del Catino di Zinco con una firma di una persona che è davvero speciale. Speciale e forte. Il premio è stato conferito dalla legally blonde Alessandra Bazardi della Harlequin, che ndossava un paio di Gucci stupende. Lo so, c'entra poco con i libri, ma le scarpe erano davvero... uao! Infine, il momento glam a Palazzo Gattini, con una serata n cui ospiti, autori ed editor si sono mescolati senza barriere. Wonderful!
Bilancio finale: bello. Il Festival soffre di tagli alla cultura, male ineluttabile di questa nostra epoca storica, che pure dovrebbe farci fremere di sdegno poiché nulla come la cultura e la il sapere garantiscono un futuro di un popolo e di una nazione. Eppure le organizzatrici sono state in grado di fare miracoli, una vera e propria moltiplicazione del pane e dei pesci.
Che dire di più? Ogni volta Matera è un'esperienza indimenticabile, che ti svuota e ti arricchisce, di toglie engie e ti apre nuove prospettive. E quanto a me, spero di poterci tornare, magari in compagnia di una collega che è riuscita a realizzare il suo sogno e di certa blogger (Il riverimento a persone è puramente casuale)...
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