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I Sassi di Matera
Matera, una delle città più antiche al mondo, è stata definita nel 1993 dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità e Parco Archeologico e naturale della civiltà rupestre per il suo paesaggio culturale.
Il centro storico, detto Civita, è il cuore della città attorno al quale sorgono i Sassi, distinti in 2 quartieri, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso, scavati nel tufo della Gravina di Matera e caratterizzati da case e chiese rupestri sovrapposte una all’altra, lungo vicoli di pietra.
Il Sasso Barisano, il cui nome potrebbe derivare dalla sua esposizione verso la città di Bari, oppure dalla presenza della famiglia gentilizia Varisius, da cui Varisianus e quindi Barisano, è situata sul lato nord ovest della Civita, a strapiombo sul burrone e sul torrente Gravina.
Nonostante sia più piccolo rispetto al quartiere del Sasso Caveoso, il Barisano si è sviluppato maggiormente a livello turistico-commerciale registrando un numero più alto di edifici restaurati.
I Sassi di Matera
Il Sasso Caveoso, più ampio e pittoresco, ospita centinaia e centinaia di case-grotte che scendono a gradoni. Si estende a sud verso la città di Montescaglioso, un tempo chiamata Mons Caveosus, da cui potrebbe prendere il nome; secondo altre teorie l’origine del Sasso Caveoso potrebbe discendere dal latino caveosus, cioè molte grotte, oppure dalla sua particolare forma ad anfiteatro, che ricorda la cavea romana.
Panoramica della Cattedrale di Matera
Al centro della Civita, nella parte più alta si staglia la Cattedrale di Matera, edificata nel 1270 sulle rovine di precedenti cripte in stile romanico-pugliese; al suo interno conserva affreschi del XIV secolo.
I rioni antichi di Matera costituiscono un impianto architettonico urbano unico: un complicato sistema di raccolta delle acque prevedeva piccoli canali sui tetti delle abitazioni che portavano l’acqua piovana e quella dell’umidità notturna in una cisterna; in caso di acquazzoni e piogge abbondanti l’acqua che traboccava, veniva convogliata in cisterne più grandi, dette a campana, attraverso una rete di canalette e grondaie. Da qui spesso vi erano collegamenti con le case per l’approvvigionamento diretto dell’acqua.
A partire dalla fine del ’700, però l’ecosistema dei Sassi cominciò a vacillare, a causa della crisi pastorizia e dell’aumento demografico che indusse ad un graduale svuotamento delle cisterne, di giardini e orti per riadattarli come abitazioni. Le condizioni di vita degli abitanti peggiorarono notevolmente, in molti casi per mancanza di spazi, persone ed animali vivevano negli stessi ambienti e la mortalità infantile era quattro volte superiore alla media nazionale.
Scorcio nei vicoli dei Sassi di Matera
Il degrado della città fu descritto da Carlo Levi, in visita a Matera durante il suo esilio, nel suo libro “Cristo si è fermato ad Eboli” in cui raccontava la situazione igienico-sanitaria di precarietà e la mancanza di una rete di fogna che aumentava il rischio di epidemie.
Il clamore del libro spinse numerosi politici e sociologi a Matera tra cui Togliatti e De Gasperi, il quale firmò nel 1954 una prima Legge Speciale per lo sfollamento dei Sassi.
La maggior parte degli abitanti dei Sassi furono forzatamente costretti ad abbandonare le loro case per trasferirsi in nuove zone progettate dai grandi architetti e antropologi del tempo. In cambio dei nuovi alloggi, per le quali si pagava un esiguo canone di affitto, veniva espropriata la casa nei Sassi che diventava demaniale.
Con lo sviluppo della città nuova, il centro storico fu, però, assolutamente trascurato dagli interventi di restauro e cadde in un grave stato di abbandono; riuscì comunque a mantenere intatte le caratteristiche millenarie. Dagli anni ’60 è stato avviato un programma di recupero dei Sassi, ancora oggi in corso per preservare la natura del luogo e valorizzare questo immenso patrimonio storico.
La scalinata della Via Crucis in "La Passione di Cristo" - Matera
Negli ultimi anni, Matera ha visto un incredibile sbalzo di notorietà a livello internazionale grazie al film “La Passione di Cristo” di Mel Gibson, il quale l’ha scelta come location per il suo set cinematografico.
La visita della Civita può inziare dalla piazza principale di Matera: Piazza Vittorio Veneto, cuore della vita commerciale con ristoranti, alberghi, locali e negozi.
Dal suo belvedere si può ammirare la bellezza della città ed in basso gli scavi a cielo aperto che hanno riportato recentemente alla luce l’antica struttura urbana dell’età del bronzo.
Via Fiorentini nel centro storico di Matera
In Via Fiorentini si trova l’accesso agli Ipogei, accanto alla fontana, ed il Museo dei “Sassi in miniatura”, una minuziosa riproduzione dei Sassi di 12 metri quadrati, opera dell’artista materano Eustachio Rizzi. Da qui si raggiunge la chiesa di San Domenico e in Via San Biagio la Chiesa di San Giovanni.
Vicoli nei Sassi di Matera
La passeggiata prosegue tra vicoli che s’inerpicano e stradine silenziose.
Chiesa di S. Agostino - Matera
Risalendo per via D’Addozio, si può girovagare nella zona del Sasso Barisano fino alla chiesa di S. Agostino, dalla cui balconata è possibile godere uno degli scorci più suggestivi dei Sassi e della Gravina.
Tornando in Piazza Vittorio Veneto, l’itinerario prosegue per Via del Corso, Piazza San Francesco, Piazza del Sedile e via Duomo che conduce nella parte più alta, dominata dalla Cattedrale di S. Maria della Bruna.
La Cattedrale di S. Maria della Bruna nella Civita di Matera
Svetta il campanile a forma quadrangolare alto 52 metri, decorato da bifore e piccole finestre e 7 campane sulla sommità. In stile tardo romanico-pugliese, ha una facciata centrale composta da un bellissimo rosone a raggiera, simbolo della ruota della vita, e una facciata laterale con 2 porte, una “dei leoni” decorata con motivi floreali e teste di angeli, l’altra più semplice e spoglia, detta “la porta della piazza” o di “Abramo”, per il bassorilievo incastonato che riporta la scritta del suo nome.
La facciata centrale del Duomo di Matera
L’interno a croce latina, a tre navate con colonne originarie e capitelli medievali, è stato pesantemente rimaneggiato alterando lo stile puramente romanico.
Dopo aver attraversato l’arco Grattini, percorrendo la prima stradina sulla destra si arriva alle antiche mura.
Lungo tutta questa scalinata sono state girate le scene della Via Crucis del film di Mel Gibson “La Passione di Cristo”.
Chiesa di San Pietro Caveoso a Matera
Straordinario è lo scenario che s’incontra con le grotte della Gravina e del Sasso Caveoso, con la grande rupe dell’Idris e dalla chiesa di San Pietro Caveoso. A destra della chiesa sotto l’arco si trova la “casa-grotta tipicamente arredata” nei pressi della chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve. Qui si possono visitare anche le sepolture del cimitero medievale. Nelle vicinanze è possibile vedere altre 4 chiese rupestri del Convicinio di Sant’Antonio.
Parco Archeologico naturale della civiltà rupestre
La Strada Panoramica dei Sassi offre una splendita veduta sulle grotte, antiche dimore dei pastori e sede di numerose chiese rupestri. Da non perdere il Museo della Ridola, nel convento di S. Chiara, che presenta numerosi manufatti di derivazione paleolitica, neolitica, dell’età del bronzo e del ferro, di epoca greca e romana, rinvenuti nei villaggi e necropoli disseminate nel territorio e illustra l’intera storia di Matera e dei suoi Sassi.