La volatilità dei mercati azionari di tutto il mondo, ha portato molte persone a chiedersi se non fosse più sensato non investire i propri risparmi in alcunchè. Meglio non fare nulla che incorrere in qualche errore. Ma molti investitori non sanno che esistono valide alternative ai mercati azionari e obbligazionari, soprattutto in momenti come questi. Tali alternative sono le materie prime (commodities).
Cosa sono le materie prime? Fondamentalmente, sono quelle cose utilizzate per creare prodotti di cui le persone hanno un reale bisogno. Sono cose come il cibo, costituito da grano e bovini, cose come il petrolio ed il gas e cose come i metalli.
È interessante conoscere come questi prodotti vengono venduti ed acquistati. Infatti la maggior parte delle materie prime utilizzate, vengono vendute sui mercati locali. Ovviamente sarebbe assai problematico per l’investitore individuale comprare bovini o grano, custodendoli in casa propria.
Ma, nel 1800, furono creati dei contratti a termine per essere scambiati in acquisto e vendita, senza la preoccupazione di gestire fisicamente la merce. Questi contratti, futures e opzioni, sulle materie prime possono essere negoziati nelle borse di tutto il mondo. Quindi non è necessario possedere, per esempio, un barile reale di petrolio, perchè si può comprare un contratto che prevede l’eventuale consegna nel futuro, con la possibilità di vendere il contratto prima della scadenza. I futures e opzioni sono strumenti di trading molto avanzati e consigliati soltanto a chi ha una consolidata esperienza nella gestione dei derivati. Certamente, sono sconsigliati per gli investitori alle prime armi. In tale caso è meglio ricorrere a fondi di investimento specializzati nell’acquisto di materie prime.
Esiste anche la possibilità, soprattutto per i metalli, di acquistare fisicamente la proprietà degli stessi, custodendoli o in casa propria o in depositi specializzati nella custodia. È il caso dei metalli preziosi, ma anche dei metalli rari e dei metalli industriali. Naturalmente, mentre custodire metalli preziosi o metalli rari richiede spazi ridotti, per quanto riguarda i metalli industriali le dimensioni del luogo preposto al magazzinaggio diventano maggiori.
Esaminando più da vicino i vantaggi e le motivazioni di un simile investimento, scopriamo che negli ultimi anni i prezzi delle materie prime sono andati molto meglio di quelli delle azioni e delle obbligazioni. Uno dei motivi principali, è che la domanda di materie prime provenienti dai paesi in via di sviluppo è in aumento. Paesi come la Cina e l’India hanno avviato la costruzione di numerose infrastrutture che richiederanno quantità enormi di acciaio, petrolio e altre materie. L’aumento della domanda, congiunta con la minor offerta di alcune materie prime, continuerà a portare i prezzi su livelli più elevati. Con il rapido sviluppo di tutta l’Asia, questa tendenza continuerà a lungo.
Le materie prime salgono, quando le azioni scendono. Infatti le materie prime sono dei beni reali, a differenza di azioni o obbligazioni, e reagiscono diversamente ai cambiamenti delle condizioni economiche. I prezzi delle materie prime tendono ad aumentare con l’inflazione, mentre le azioni e le obbligazioni hanno rendimenti migliori quando il tasso di inflazione scende o rimane costante. Esaminando i dati dal 1990 ad oggi, si rileva che i prezzi delle materie prime sono correlati negativamente con l’indice azionario S&P500 (paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione). Per questo motivo, le materie prime sono una buona diversificazione del portafoglio, contribuendo alla riduzione del rischio ed all’aumento del rendimento nel tempo.
Le materie prime non sono solo un’assicurazione contro l’inflazione, ma anche una copertura dal rischio di eventi destabilizzanti e da catastrofi. I prezzi delle materie prime aumentano durante i periodi di crisi, come guerre e disastri sul mercato azionario. Dopo l’invasione irachena del Kuwait, le borse crollarono mentre le materie prime schizzarono verso l’alto, con il petrolio in prima fila. Durante il crollo delle borse azionarie del 1987, le azioni diminuirono del 30% mentre le materie prime rimasero stabili.
Quanto detto, non significa che le materie prime non siano volatili. Anzi, sono altrettanto volatili rispetto al mercato azionario, ma raramente scendono contemporaneamente alle borse azionarie.
Il mercato delle materie prime è una novità per molti investitori, soprattutto in Italia, ma ci accompagnerà sempre di più nei prossimi anni, anche per le numerose opportunità che offre. Se nel futuro i mercati saranno un pò meno finanziari e un pò più vicini all’economia reale, le materie prime saranno al centro dell’attenzione di tutti gli investitori, sia piccoli che grandi. Benvenuti nel mondo delle materie prime!
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