No, non è un rabbino che ha fumato troppa marijuana ed ha perso il controllo, è Matisyahu. Effettivamente il look da giudeo ortodsso non è casuale ma è dovuto al fatto che questo ibrido del suono giamaicano più profondo sa trarre vantaggio dalle sue tradizioni familiari. Nato in Pennsylvania, Matisyahu fin da giovanissimo abbracciò il giudaismo ortodosso, ma saranno le sue esperienze con droghe psichedeliche, essendo un “Phish-head” (ovvero un seguace e fan della jam band Phish) che gli permetteranno di addentrarsi ancor di più nella carriera musicale, unitamente alle sue esplorazioni per il Village di New York.
Attualemente vive a Crown Heights, Brooklyn, saltando da una setta giudaica all’altra in un’ esplorazione che potrebbe essere intesa come misticismo o come parte del percorso di un artista eccentrico e in constante cambiamento. Da un lato il reggae continua ad essere una musica per rifugiati, marginali che non necessariamente sono daccordo con le condizioni della società postmoderna.
L’inno reggae non è solo una musica vibrante e sonnolenta che incita al ballo, all’uso “pratico” della cannabis e a una vita di vegetarianesimo e di convivenza con la natura. Il reggae diffonde un messaggio di pace, unione e ballo che unisce le comunità. La vera domanda è: il mondo ha bisogno di più reggae? Può Matisyahu, un giudeo ortodosso di Brooklyn, scommettere sulla bandiera del reggae senza titubanze?
La risposta è si. Il carattere post modermo di Matisyahu gli offre tutte le virtù per costruire un personaggio solido nella musica pop attuale. Il carattere ibrido della proposta di Matisyahu lo converte senz’ombra di dubbio in un esponenente ricco ed arricchente della scena reggae internazionale. Ma non di solo reggae vive il religioso, Matisyahu fu anche McTruth per molti anni con la band Soulfori: in altre parole Matisyahu fa rap oltre che reggae, un allenamento intenso che gli ha permesso di arrivare davvero ad un buon livello nel canto. Il primo disco di Matisyahu, “Shake off the dust… Arise”, apparve intorno al 2004. Da allora le buone vibrazioni giamaicane non lo hanno più abbandonato. Successivamente verranno i dischi “Youth” (2006) e “Light” (2009) . Forse il successo di Matisyahu risiede giustamente nella sua formazione di rapper e quel suono di reggae vibrante e di festa capace di trascinare in danze interminabili, piene di allegria e al tempo stesso di grande stile.
Matisyahu si esibirà a New York il 19, 20 e 21 di dicembre al Music Hall di Williamsburg di Brooklyn e il 22 di dicembre presso il Webster Hall di Manhattan. Queste date fanno parte del tour “Festival of Light” che il canatante organizza per la sesta volta. Si esibirà inoltre con le bands Aunt Martha, Dub Trio, Adam Deitch and Break Science e Cris Cab. Ogni gruppo ovviamente in una data diversa. Per maggiori informazioni sui concerti e sulle bands che si esibiranno insieme a Matisyahu visita la sua pagina web ufficiale cliccando qui: http://matisyahuworld.com/
Alexa Ray