Matrimoni e altri disastri

Sono sempre in difficoltà ad esprimere un giudizio sul lavoro di Nina di Majo. Per forza di cose non posso non essere di parte. E non solo perchè è difficile essere obiettivo sulle opere di una persona con cui hai festeggiato i 18 anni, con cui ha condiviso feste comandate e dinamiche familiari. Della di Majo ho potuto negli anni conoscere l'aspetto artistico e quello umano, la sua sensibilità, l'acuta intelligenza, la personalità carismatica, tutti elementi che traspaiono anche nei suoi film, compreso l'ultimo. "Matrimoni e altri disastri" è una commedia sofisticata, ambientata in Toscana, recitata molto bene, con, in particolare un bravo Fabio Volo (Margherita Buy non delude. Luciana Littizzetto un po' sprecata). Tanti elementi presenti nei due film precedenti "Autunno" e "Inverno" sono anche l'ossatura sostanziale dell'ulltima pellicola: nevrosi, donne sull'orlo di una crisi di nervi, dinamiche familiari folli ma anche no, i rapporti uomo-donna. Di nuovo c'è uno sguardo sulla società odierna, sulle spaccature che vi si possono creare, il giudizio, critico, verso una borghesia colta, ma autoreferenziale e chiusa. Il film è scritto molto bene, anche nei particolari narrativi. Ogni tanto c'è qualche lentezza e qualche sbavatura a livello di montaggio, ma nel complesso è un lavoro piacevole che strizza l'occhio ad atmosfere cinematografiche d'oltralpe. Se dovessi fare un appunto, sarebbe più un invito alla regista fatto con affetto. Forse proprio sulla sceneggiatura si potrebbe osare di più, giostrando di più sul ritmo del film e rendendo più pungenti le battute. Ma è, appunto, una semplice riflessione. Non vediamo l'ora di vedere il prossimo (magari ambientato nuovamente a Napoli o a Positano ;-) ).