2010: Matrimoni e altri disastri di Nina Di Majo
Giudizi quanto mai in disaccordo per un commedia non consueta nel panorama del nostro cinema:
“Se si dice «brillante» non si sbaglia. Consapevole e deciso il tono: da commedia brillante, quella che gli anglosassoni chiamano «sofisticata». Non comica, non satirica, non romantica. E brillante è lo svolgimento” (la Repubblica), “Nina Di Majo parla di commedia europea e di cinema francese… Messa così, la faccenda è più imbarazzante. Perché a vederlo, Matrimoni e altri disastri evoca solo la categoria «film italiano non particolarmente riuscito»” (Il Foglio), “…non è certo un capolavoro. Ma nell’asfittica commedia all’italiana, piena di pedanti tromboni, spicca per arguzia, leggerezza e senso dell’umorismo. (…) Si ride spesso, anche se certi personaggi sono poco più che macchiette, con la Littizzetto nell’immutabile ruolo della sfigata. E poi Volo è bravo e la Buy magnifica” (Il Giornale).
Il film è piacevole e scorrevole con una idea di fondo non banale. Peccato che la sceneggiatura non approfondisca le tematiche toccate mantenendo il tutto su un piano certo divertente ma che rasenta la superficialità. Matrimoni e altri disastri si fa apprezzare non tanto per i dialoghi o le situazioni descritte quanto per la prestazione, ottima, degli interpreti: da una sorprendente Margherita Buy (ancora una volta conferma essere la numero 1 del cinema italiano) a un convincente Fabio Volo, da una sempre affidabile Luciana Littizzetto alla brava Francesca Inaudi (entrambe però un po’ sacrificate).
Note di merito particolari: la mancanza quasi totale di macchiette – di turpiloquio – di retorici stereotipi (cose che normalmente abbondano nella nostra commedia).
premi e riconoscimenti
sito ufficiale