Appuntamento fisso con Sandro che oggi ci racconta il suo punto di vista su Matrimoni e altri disastri di Nina di Majo.
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Nanà (Margherita Buy) vive a Firenze e lì gestisce una libreria con Benedetta (Luciana Littizzetto). Dopo un amore finito male – un ex diventato prete – Nanà vive sola con il gatto e con Marcel un ospite svedese strampalato fissato con Maria de Filippi. In più il rapporto con Bauer, un romanziere narciso che la sfrutta, non è dei migliori.
Il matrimonio della sorella Beatrice (Francesca Inaudi) – impiegata nell’azienda vinicola della madre – con Alessandro – arrampicatore un po’ spaccone ma alla fine progressivamente più simpatico ed umano interpretato da Fabio Volo – sconvolgerà le abitudini di Nanà, comportando tutta una serie di imprevisti, problematiche e situazioni che strappano al pubblico qualche sorriso.
Il cast è di ottima qualità ma il risultato è sottotono e la Littizzetto sa e può fare molto di meglio, ancorché nel ruolo dell’eterna sfigata di turno. Il film dura 102 minuti ma per la durata gli intrecci potevano e dovevano essere dipanati molto meglio (altrimenti sarebbe stato meglio farlo di una mezz’oretta in meno).
Il film strappa qualche sorriso ironico, pur basandosi su di un pretesto un po’ fragile: la speranza è che questa regista emergente come la Di Majo, in un panorama che tutto sommato potrebbe essere più prolifico, possa avere altre possibilità per fare di più e meglio: un pizzico di humor nero in più avrebbe di sicuro arricchito e reso più frizzante questa commedia. Rimandata a settembre.