L’Amministrazione comunale ha promosso ricorso al TAR in quanto, si legge nella motivazione del ricorso, “la trascrizione non intende sostituirsi alla legislazione nazionale, ma solo certificare l’esistenza dei legami che, ex Art 3 Cost. Ed ex Art 12 della Convenzione Europea dei Diritti dell’uomo, non possono essere discriminati”. Arcigay Napoli annuncia la propria disponibilità a sostenere il Sindaco sia politicamente sia attraverso azioni legali appositamente studiate.
Dopo la sentenza di Grosseto, proprio da Napoli era partito a luglio (con la trascrizione del matrimonio di Roberto e Miguel, nella foto) un “domino” di trascrizioni che ha coinvolto diversi comuni italiani tra le quali Bologna, Milano e Roma e che è stato bruscamente interrotto dalla circolare di Alfano.
foto: marco tancredi