Con il termine matrimonio misto si intende quella particolare cerimonia che unisce in un unico nucleo familiare due persone di religioni differenti.
Nel 2010 questo tipo di nozze è sembrato essere in netto aumento, probabilmente legato imprescindibilmente al mutamento dei tempi e, di conseguenza, all’intercultura che sempre più fa parte del nostro mondo.
Nel 2007 l’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) metteva in guardia sulla labilità di questa tipologia di unioni, segnalando una percentuale altissima di separazioni entro i primi anni di matrimonio.
Ad oggi le stime vengono riviste e corrette a ribasso quasi ad accettare il dato di fatto che l’amore, quello vero, è in grado di superare anche gli ostacoli più alti.
Ma come si svolge un matrimonio tra persone di religioni differenti?
Alcune coppie scelgono di sposarsi direttamente di fronte allo Stato in cui vivono optando per la cerimonia civile ed evitando in questo modo di dover gestire le nozze in base alle scelte personali dei due partner, altre invece preferiscono celebrare entrambe i matrimoni facendo la gioia dei parenti più vicini che probabilmente da anni aspettano di onorare le tradizioni familiari.
Un giorno in chiesa l’altro in sinagoga, ad esempio, e poi il ricevimento dove le usanze si mescolano a vantaggio dei presenti che, credenti o meno, si trovano a confrontarsi con tradizioni magari sconosciute ma ugualmente capaci di coinvolgere e stupire.
Ci sono poi le coppie in cui uno dei due componenti sceglie o semplicemente accetta di convertirsi alla religione del compagno o della compagna come nel caso di Leonardo Di Caprio che proprio quest’anno pare abbia deciso di convertirsi all’ebraismo per sposare la sua compagna Bar Rafaeli.
Infine, sarebbe da segnalare, secondo la deputata del Pdl Souad Sbai l’alta percentuale di matrimoni misti legati ad interessi di tipo economico e sociale: «Ci sono tanti matrimoni che sono fatti per interesse e per ottenere la cittadinanza e negli ultimi anni la situazione è peggiorata» ha dichiarato non troppo tempo fa.
Tolte questo tipo di unioni però, la nostra convinzione rimane quella che l’Amore, quello con la A maiuscola, non conosce limiti e per questo non deve farsi condizionare in nessun modo da ingerenze di tipo esterno ma anzi, arricchirsi costantemente, in uno scambio reciproco tra i due partner di esperienze e punti di vista sulla vita e il modo di affrontarla.
E.M. 09/12/2010