Matrimonio e salute

Una delle mie figlie, quando era piccola, a chi le chiedeva cosa volesse fare da grande, rispondeva senza esitazione: “LA SPOSA!” E bisogna riconoscere che già mostrava lungimiranza, stando almeno allo studio pubblicato sul British Medical Journal. In esso si evidenzia che le relazioni sancite da istituzioni sono benefiche per la salute sia fisica che psicologica. E i benefici aumentano col passare del tempo.

Sembra infatti che le persone sposate vivano in media più a lungo, che le donne abbiano una migliore salute mentale mentre gli uomini una migliore salute fisica se confrontati con chi non ha scelto la via del matrimonio.

Gli autori forniscono anche un’ipotesi che possa spiegare le differenze di ricadute a seconda del genere sessuale. Per gli uomini la vita nel matrimonio renderebbe più salutare il loro stile di vita. Le donne si gioverebbero del legame al livello psicologico a causa dell’enfasi che culturalmente si attribuisce al raggiungimento degli obiettivi matrimonio e famiglia.

Lo studio rileva anche che le relazioni sono invece stressanti durante l’adolescenza, che una persona single ha una migliore salute mentale di chi è impelagato in un rapporto non felice (ci voleva lo scienziato per dirlo!), che uscire da una relazione è stressante (chi lo avrebbe mai immaginato?), che il divorzio può avere un impatto devastante (uhm, questa me la segno) e che un gran numero di partner aumenta il rischio di morte prematura (questo non ditelo a “c. flaccido”!).

Ricapitolando. Per stare bene in salute e vivere a lungo senza stress bisogna non avere relazioni (e quindi nemmeno far sesso) da adolescenti, sposarsi presto senza passare da un partner a un altro, non separarsi. E chi l’ha fatta ‘sta ricerca, Ratzinger?