Sveglia alle 7, dopo queste cinque grasse ore di sonno. Ero un fiore, come potete immaginare.
I miei occhi sembravano due mandarini. Ci ho buttato l'acqua di rose, i cubetti di ghiaccio, l'acqua santa, poi l'illuminazione: fettine di cetriolo. E hanno funzionato.
Alle 8 è venuta la parrucchiera da me; io volevo uno chignon morbido e laterale tipo quello della foto, che avevamo guardato insieme giorni prima "Sì sì, perfetto, ti starà benissimo". Bene. Peccato che dopo 50 (cinquanta) forcine piantate in testa, tutto avevo tranne uno chignon. Era una cosa, laterale sì, storta più che altro, che ha iniziato a cedere due secondi dopo che la parru se n'era andata. L'ho richiamata indietro ovviamente, e allora altri 7 litri di lacca e altre 26 forcine. In realtà da davanti mi piacevo anche, ma dietro... mah. Insomma.
Vestito: panico. Blu o cipria - blu o cipria - blu o cipria? Alla fine cipria fu.
Al rinfresco a casa dello sposo non ho fatto in tempo ad andare. Era alle 8 e mezza. E almeno avrebbe potuto offrire la colazione, mi hanno detto che c'erano solo tramezzini e patatine. Alle ottoemezza. Col caffelatte che girava ancora nello stomaco. Vabè.
Si fanno le macchine per partire, tu con chi vai, no noi non abbiamo posto, porta a casa la macchina che passo io a prenderti. Così, nel casino, io con chi finisco? Con l'Idiota. L'ex della Pseudo Amica.
Il quale Idiota, era in riserva e in autostrada non faceva più di 90 all'ora. Lui, che di solito non fa meno di 140 anche sulle strade di montagna. Coglione. Lo faceva apposta perchè mi vedeva agitata. Poi, vuoi venire via con la macchina in riserva?? Se mi avesse fatto perdere la cerimonia gli avrei staccato una gamba a morsi. Ma per fortuna non è successo.
La sposa è arrivata, il vestito era bello. Sembrava Barbie Sposa. Qualcosa da ridire ce l'avrei sul ciondolo e gli orecchini, giusto per fare un po' di polemica. Erano tristi e non c'entravano niente. Ma in fondo erano solo dettagli.
Messa.
Predica infinita. Iiiinfiniiitaa.
Un coro ridicolo. Chitarra elettrica, basso e una batteria. Una batteria. (e un batterista che probabilmente era un bambino di 3 anni che batteva sui tamburi a caso). Sembrava di essere in discoteca. Tra i banchi ha iniziato a serpeggiare una domanda: "Ma dopo arriva Bob Sinclair?".
In ogni caso, finisce la messa, sudiamo copiosamente aspettando che escano gli sposi, gli impacchettano la macchina, tiriamo il riso, la sposa si commuove. Il solito insomma.
Migrazione verso il ristorante. Che è, ovviamente, dall'altra parte del mondo. E in direzione mare. Ed è sempre il week end di Ferragosto.
Arriviamo che sono le 2. La fame è talmente tanta che mi mangerei una mucca intera, cruda. Prendo una manciata di fiori di zucca fritti, me la schiaffo in bocca e il mondo torna a sorridermi.
Poi il pranzo, un buffet fighissimo per gli antipasti, il parco meraviglioso, io che affondo nell'erba con i tacchi, la Pseudo amica che si mette in posa mentre l'Idiota la fotografa da ogni angolazione, lo sposo che non si calma neanche quando ormai si sarebbe dovuto rilassare, la sommelier cattivissima, uno dei parenti che si sente male e lo devono portare via in ambulanza, uno dei testimoni della sposa che indossa un gessato di quelli cattivi e sembra Al Capone e ogni dieci minuti urla fortissimo "Viva gli sposiiii! Viva la compagniaaa!" palesemente ubriaco, il parente di ottavo grado settantenne della sposa che si impossessa del microfono e racconta storielle senza senso che imbarazzano gran parte degli invitati, io che leggo sul menù l'inquietante dicitura "La Torta Monumentale degli Sposi".
Nota a parte merita il momento del lancio del bouquet. Anzitutto, era stato preparato un apposito bouquet da lancio. Ora, io non me ne intendo, ma mi sembra una cazzata atomica. Lancerai quello che avevi in chiesa, no? No. In ogni caso, se lo sono dimenticato a casa, quindi ha lanciato quello vero. Ci mettiamo dietro alla sposa. Io ero casualmente in prima fila (casualmente davvero). Il lancio era parzialmente programmato, nel senso che doveva prendere il bouquet la testimone della sposa. Io ho visto subito che la sposa era girata un po' troppo verso di me e un'altra tizia (che chiameremo Gianna) ed ero tentata di urlarle "Lancia centrale!" per evitare l'incidente diplomatico con la testimone che nel frattempo stava facendo stretching per prepararsi. Finalmente il lancio. Verso di me e Gianna. Io, capito l'andazzo, mi sposto. La testimone si lancia in un tuffo che neanche Gianluigi Buffon dei tempi belli. Nonostante questa acrobazia da circo, Gianna fa mezzo passo e glielo toglie praticamente dalle mani. Attimi di panico. Silenzio. Si guardando negli occhi. La testimone fa un sorrisetto nervoso "Ah, l'hai preso tu" "Sì". Ancora silenzio. Un'amicizia decennale rovinata. Io intanto guardavo la scena allibita. La testimone si è ripresa dicendo che tanto lei si sarebbe andata a prendere il bouquet da lancio a casa della sposa. Così, perchè l'aveva deciso lei. Mah.
Altra cosa degna di nota è il fatto che lo sposo del Matrimonio Numero Uno ha deciso che deve farmi mettere insieme ad un tizio (che chiameremo il Gemello) che era al Matrimonio Numero Due entro Natale. Io il Gemello lo conosco dalle medie, eravamo anche in classe insieme. Non è così malaccio, ma per principio non mi presterò a questo giochetto. Anche perchè sono sicura che mi faranno fare svariate figure di melma e vorrei evitare.
In ogni caso, tornando alla festa, si è ballato, si sono visti filmati con gli sposi da piccoli, si è riso, si è pianto, si è sudato.
E' stata una bella festa.
Chissà, magari un giorno avrò anch'io una festa così, sarò anch'io così felice per aver trovato la persona della mia vita.
Intanto, magari, potrei tipo laurearmi. Così, per dire.
Vi lascio con un sondaggio, care le mie sciacquette, lo so che vi piacerà.
Vota il vestito.
Televotate, televotate, televotate!
Quale vestito vi piace di più?
Sposa numero uno
Sposa numero due