I sequel sono una bruttissima cosa [il più delle volte, almeno], anche se da piccolo li adoravo. Infatti quando un film mi piaceva speravo subito che ne facessero un seguito, così da poter rivedere le avventure dei miei beniamini un'ennesima volta. Poi fortunatamente sono cresciuto e, per quanto al momento stia spasimando per un seguito di The Avengers e manco tempo fa non vedevo l'ora do vedere il terzo Batman di Nolan, sono con vinto che a parte quando si para di una saga, i seguiti su celluloide sono ufficialmente da abolire. Non è andata così per Matrix e, nonostante quel finale aperto per me fosse un fiore all'occhiello della pellicola, i produttori ed autori bastardi hanno deciso di far proseguire le adventures di Neo e compagni di merenda. Quando uscì al cinema andavo in seconda media e ricordo che mi aveva esaltato, ma capitemi, all'epoca pensavo che Harry Potter fosse uno dei film più belli di sempre, ergo...
Neo è scosso da un sogno, dove vede l'amata Trinity morire. Nel frattempo la Nabucodonosor arriva a Zion, ultima roccaforte ribelle, ed i piani per la guerra contro le macchine vengono fatti. Ma intanto...Le atmosfere ci sono, anzi, il discreto aumento del budget e il rinnovarsi delle tecnologie contribuiscono a rendere il tutto davvero realistico e di forte impatto. Le battaglie poi sono fighe a oltranza, superano di gran lunga le già eccelse sequenze action del primo capitolo, il che di certo non è poco. Poi ci sono anche delle musiche vagamente tamarre e gli attori fanno la loro parte. Quindi cos'è che manca a questa pellicola? Ah sì, una trama. Il che non è poco, direte voi. Certo, ci sono film che con una sceneggiatura davvero misera hanno saputo regalare dei risultato soddisfacenti, ma ci sono varie cose da valutare prima di dare dei giudizi affrettati. Io non disdegno i film che puntano solo sull'aspetto visivo, altrimenti non sarei uscito entusiasta dopo la visione di Pacific Rim, solo che lì la trama debole è compensata da una propensione all'action più cazzona, estrema ed improbabile. Un simile approccio io non posso accettarlo per la trilogia di Matrix, perché dopo un primo capitolo [non privo di una certa cazzonaggine, ma fino a un certo punto] quasi perfetto una simile deriva la ritengo quasi inaccettabile. La regia dei Wachocosi rimane sempre su alti livelli e regala sequenze davvero memorabile, perché per quanto le battaglie sovrabbondino non si può dire che quella contro gli Agenti Smith (si esatto, Agenti) o quella sull'autostrada non facciano esaltare abbestia. Ma una volta che sono finite cosa resta? Solo e unicamente un gran senso di vuoto. Perché quelle battaglie per la maggior parte dei casi non vogliono dire nulla, sono solo degli intermezzi messi a riempire una storia che altrimenti potrebbe proseguire solo stancamente. E c'è un collante, ma è abbastanza flebile. Qui si vuole far vedere come l'amore sia il vero e unico motore universale, perché è l'amore verso Trinity che spinge Neo a fare quella fantomatica azione finale, così come è sempre l'amore che circoscrive tutti gli altri personaggi secondari, come Morpheus, del quale ci viene rivelato qualcosina in più circa il suo passato. Ma quello dell'amore come unica e pura sensazione del mondo è una tematica oramai stra abusata, e una scontatezza simile è una cosa che da dei tizi che hanno saputo sorprendermi con un primo capitolo eccelso [che sono convinto sempre più sia una botta di culo] non mi aspettavi di certo. Ma la faccenda più irritante è che nonostante tutto non si riesce a bocciare a priori questo film come meriterebbe perché, nonostante te questi macrodifetti immani, rimane una pellicola godibile e piena di brio. Alla fine si riesce a rivederlo più di una volta, perché il ritmo è frenetico, la regia azzeccata e le atmosfere del primo tassello sono mantenute con intelligenza. Si ha poi sempre la sensazione che nonostante tutto appartenga a 'qualcosa di più grande', che non tutto quello che si vede sia semplice e immediato come sembra, ma è più un merito di come si racconta il tutto anziché del film stesso. Il che, come ho già detto, non sarebbe un male, ma non per un film simile. Vero tonfo totale del film però è la presenza dell'attrice Monica Bellucci che, nonostante la sua assoluta bellezza rimanga invariata dagli anni che passano, a recitare è una vera e propria cagna. E vi giuro, anche ad anni di distanza, quella sua terribile parlantina e le sua monoespressività ancora mi creano una cancrena intestinale.Penultimo capitolo di una trilogia più strane e controverse di sempre, e questo secondo tassello è la piena conferma dell'ambiguità dell'operato dei due broda.Voto: ★★