Il centro australiano in forza al Toulon potrebbe tornare in patria
La possibilità di far parte della rosa per i mondiali del 2015 sarebbe alla base della volontà del giocatore che lasciò l'Australia in piena rottura con Robbie Deans per averlo lasciato fuori dalla squadra per la Nuova Zelanda nel 2011, dopo averlo incensato come il futuro numero 10 dei wallabies. Una storia che ricorda quanto appena accaduto con James O'Connor.Anche se sono passati due anni Giteau ha dimostrato con alcuni suoi tweets di non aver smaltito del tutto la botta, all'annuncio di Barabba l'otto Luglio infatti scrisse: "My personal reasons aside, this is a great step forward for Australian rugby.." (messe da parte le mie ragioni personali, un gran passo avanti per il rugby australiano), mentre due giorni prima, alla fine della terza partita ha inoltrato il un altro ex-wallabie, Lote Tuquiri che ha laconicamente scritto "See ya Robbie!!!"
Giteau ed O'Connor contro l'Italia - foto sito conversationalrugby
A Tolone Giteau si è imposto subito nella sua posizione naturale di come secondo ricevitore, dimostrando un grande affiatamento con Jonny Wilkinson, e sapendo sostituirlo quando necessario, sia come apertura sia dalla piazzola.L'anagrafe non gioca dalla parte di Giteau, infatti durante la coppa del mondo 2015 compirà 33 anni, ed il gioco superveloce che si sta imponendo in Superugby gli renderà la vita difficile nel caso di un suo rientro in Australia.
Forse l'ARU si dovrebbe chiedere se la regola che impedisce ai giocatori non sotto contratto con la federazione sia ancora attuale nel rugby professionistico moderno. Certo si rischierebbe un esodo ancora maggiore, ne è un esempio il Sud Africa, dove le regole non sono così strette, ma avrebbe permesso all'Australia di vincere la serie contro i Lions.