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Matt Reeves parla del Cesare di Andy Serkis proponendolo come una specie di Mosè nel sequel

Creato il 11 novembre 2014 da Lightman
Inviato da Francesco D'asaro
Notizia | 11/11/2014 ( ore 20:33 ) : Acclamato da pubblico e critica, Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie del regista Matt Reeves ha recentemente raggiunto quota 700,000,000 di dollari al box office in tutto il mondo, mentre il protagonista Andy Serkis è in lizza per una potenziale candidatura agli Academy Award per il ruolo di Cesare. Reeves ha annunciato qualche dettaglio per quanto riguarda il prossimo capitolo della saga, previsto per il 29 Luglio 2016.
"Il primo capitolo è una sorta di come (Cesare) nasce da umili origini per diventare un rivoluzionario" dice Reeves. Nel seguito ha avuto l'occasione di diventare un leader in tempi davvero difficili e duri. L'idea che stiamo seguendo per il sequel è quella di rimanere in linea con questo scorrere degli eventi, in modo da sviluppare la figura di Cesare come fosse la fondamenta dell'evoluzione delle scimmie. In pratica è quasi rappresentabile alla stregua di Mosè per gli uomini. Stiamo tuttavia cercando di tenere fuori l'aspetto mitologico e continuare con l'aspetto esplorativo della storia in questo universo, esplorando la natura umana con il pretesto di raccontare una storia con dei primati".  Reeves ha anche spiegato che è necessario che Serkis assuma nuovamente il ruolo di Cesare, poiché è di vitale importanza per l'arco narrativo del personaggio, ed è qualcosa che sicuramente è collegato al terzo capitolo sul grande schermo (o nono, a seconda dei punti di vista). "Una cosa che ho sempre trovato molto commovente è stato il concetto di un personaggio che era un outsider," aggiunge Reeves. "Andy mi ha detto che il modo in cui lo ha interpretato, e la cosa che mi ha davvero commosso, era che (Cesare) era davvero un emarginato. Ha detto che si sentiva umano fino a quando un giorno gli è stato chiarito che non lo è. Andy ha detto che si sentiva come se gli avessero spezzato il cuore. Come 'Oh, io non sono uno di loro!' e poi si è unito ai suoi simili, ma non è neanche uno di loro, è un estraneo ad entrambe le specie. E' stato molto commovente per me, perché lui è un estraneo per entrambi, ma tuttavia collegato a loro. E' davvero un personaggio unico in questa storia come un anello di congiunzione tra il mondo umano e quello delle scimmie".
Fonte: CS

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