Matteo Renzi era ieri sera a Pordenone per l'inizio della sua campagna per le primarie del centro-sinistra. Il suo programma ha tre titoli: futuro, Europa e merito, dall'indistinto al distinto, dal generico al concreto. Dopo un'ora abbondante mi è rimasta l'impressione di un discorso impalpabile, giocato sulle suggestioni, anzi, sulla suggestione principale della cosiddetta "rottamazione" della classe dirigente (un invito rivolto principalmente al suo partito). Quando si passa ai contenuti, emerge quanto sia poco di sinistra la proposta di Renzi. Il centro del suo discorso programmatico è, secondo me, quello del "merito" e della parità di condizioni di cui tutti i cittadini devono godere per poter migliorare le proprie condizioni sociali ed economiche. Una notazione giustissima, alla quale un politico di sinistra deve accompagnare, però, quella sulle misure che devono accompagnare chi quella corsa per il "merito" la perde. Questa attenzione prende il nome di "solidarietà sociale", termine che il programma renziano non prevede o che non mette in primo piano. Sul fisco, altro tema-chiave, Renzi ha parlato giustamente di lotta all'evasione fiscale, ma non di come alleggerire il carico sui redditi bassi, magari facendo pagare i più ricchi. E poi c'è il discorso sulla "corte" agli elettori del centro-destra delusi. Se si fa questo appello, come fa Renzi, si presuppone che i programmi del centro-destra fossero e siano buoni in sé, offrendo ora la possibilità di darne piena applicazione. Si deve, ancora e secondo me, avere il coraggio di dire che l'Italia che immagina il centro-sinistra sia diversa da quella del centro-destra, ma, va da sé, ieri era la serata di Renzi. Per concludere: Renzi è stato presentato dall'ex sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, tra i maggiori sponsor in Regione per la candidatura del sindaco di Firenze. Renzi, in riposta al saluto, ha fatto gli auguri per la corsa alle regionali del Friuli Venezia Giulia dello stesso Bolzonello in tandem con Debora Serracchiani. E' stato così reso evidente che, come tutte le regole, anche quella sulla "rottamazione" della classe dirigente gode della sua eccezione, quella appunto pensata per Bolzonello, sindaco di Pordenone per due mandati.
Matteo Renzi a Pordenone, da sinistra al centro e forse più in là, a destra. Per la candidatura di Bolzonello alle regionali, prevista una deroga per la sua rottamazione.
Creato il 13 ottobre 2012 da Gaetano61Matteo Renzi era ieri sera a Pordenone per l'inizio della sua campagna per le primarie del centro-sinistra. Il suo programma ha tre titoli: futuro, Europa e merito, dall'indistinto al distinto, dal generico al concreto. Dopo un'ora abbondante mi è rimasta l'impressione di un discorso impalpabile, giocato sulle suggestioni, anzi, sulla suggestione principale della cosiddetta "rottamazione" della classe dirigente (un invito rivolto principalmente al suo partito). Quando si passa ai contenuti, emerge quanto sia poco di sinistra la proposta di Renzi. Il centro del suo discorso programmatico è, secondo me, quello del "merito" e della parità di condizioni di cui tutti i cittadini devono godere per poter migliorare le proprie condizioni sociali ed economiche. Una notazione giustissima, alla quale un politico di sinistra deve accompagnare, però, quella sulle misure che devono accompagnare chi quella corsa per il "merito" la perde. Questa attenzione prende il nome di "solidarietà sociale", termine che il programma renziano non prevede o che non mette in primo piano. Sul fisco, altro tema-chiave, Renzi ha parlato giustamente di lotta all'evasione fiscale, ma non di come alleggerire il carico sui redditi bassi, magari facendo pagare i più ricchi. E poi c'è il discorso sulla "corte" agli elettori del centro-destra delusi. Se si fa questo appello, come fa Renzi, si presuppone che i programmi del centro-destra fossero e siano buoni in sé, offrendo ora la possibilità di darne piena applicazione. Si deve, ancora e secondo me, avere il coraggio di dire che l'Italia che immagina il centro-sinistra sia diversa da quella del centro-destra, ma, va da sé, ieri era la serata di Renzi. Per concludere: Renzi è stato presentato dall'ex sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, tra i maggiori sponsor in Regione per la candidatura del sindaco di Firenze. Renzi, in riposta al saluto, ha fatto gli auguri per la corsa alle regionali del Friuli Venezia Giulia dello stesso Bolzonello in tandem con Debora Serracchiani. E' stato così reso evidente che, come tutte le regole, anche quella sulla "rottamazione" della classe dirigente gode della sua eccezione, quella appunto pensata per Bolzonello, sindaco di Pordenone per due mandati.
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