Ho creduto in Renzi durante il suo exploit alle primarie del Pd alla chiusura del 2012. Ho pensato a lui come ad una prospettiva di rottura, di pulizia delle ragnatele che infestavano il Parlamento tutto. Invece non avevo compreso che si trattava soltanto di un'opera di modernariato.
Ciò che sento da parecchio tempo è soltanto un chiacchiericcio di sottofondo: quello dei suoi interminabili comizi, delle sue lungimiranti promesse, di fantomatici patti del Nazareno che sembrano più un bacio di Giuda a noi Italiani.
La Tv francese ha ridicolizzato la sua visita di inizio anno a Martin Shulz, presidente del Parlamento Europeo.
Profondo disappunto e figuraccia che i media stranieri non hanno perso tempo a sindacare.
Insomma, questo Renzi mi si è sciolto in mano come il suo gelato facendomi rimanere della stessa temperatura. Il problema è che Renzi è Renzi anche quando lavora ma sarebbe meglio se l'aria da spensierato buontempone la riservasse al tempo libero, i nvece di fischiettare durante la foto di gruppo durante l'ultimo vertice con i leader europei.
Di solito i politici i fischi li ricevono invece che farli...