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Eurovision 2014 – Finale: We are unstoppable!

Creato il 11 maggio 2014 da Signorponza @signorponza

Eurovision 2014 – Finale: We are unstoppable!

Proprio come l’anno scorso anche per questa finale il compito di raccontare e commentare la magia dell’Eurovision Song Contest 2014 viene dato a me. Non so perché insistano nell’affidarmi compiti così delicati, forse perché le mie performance in discoteca quando parte una qualsiasi canzone di Britney e io ho nelle vene più Long Island che sangue hanno fatto la storia. Questa sera saremo a Copenhagen, città che ci ha visto trionfare molti anni fa con Non ho l’età dell’unica e sola Gigliola Cinquetti, si spera quindi di replicare il successo e di portarci a casa una meritata vittoria a questo Gran Premio Eurovisione della Canzone. Sapevate che questo sarebbe il nome ufficiale della manifestazione nel nostro paese? Di seguito altre curiosità sulla gara che vi siete dimenticati di leggere su Wikipedia.

Il paese che detiene il maggior numero di vittorie è l’Irlanda, che sembra una nazione buona solo a fare la birra e infatti lo è. Le lingue ufficiali della gara sono l’inglese e il francese a dimostrazione che i nostri cugini d’Oltralpe devono sempre farsi riconoscere. Il paese che vince la gara riceve l’invito ad organizzare la manifestazione l’anno seguente, vale a dire che se Emma Marrone dovesse arrivare in fondo a questa edizione l’anno prossimo siamo tutti pronti per l’Eurovision in diretta dall’Arena di Verona e levati tutti. Il momento delle castronerie è terminato, godiamoci lo spettacolo insieme!

La serata si apre con un filmato che mostra i trentasette paesi arrivare in Danimarca e a seguire l’entrata nel Palazetto dello Sport di Copenhagen dei ventisei paesi in finale. Ricordiamo per altro che i cinque paesi che tirano fuori i pippi e il paese ospitante accedono direttamente alla finale. La telecronaca di questa sera è affidata a Nicola Savino e Linus che fungerà anche da inviato dichiarando più tardi i voti del nostro paese.

L’Ucraina schiera in campo questa tizia a dimostrazione che il paese non è popolato solo da badanti, anche perché nel caso sarebbe disabitato, ma tra le Ucraine ci sono delle belle ragazze di talento. Maria Yaremchuk e la sua Tick-Tock non mi affascinano più di tanto ma capisco che gli ucraini abbiano qualcosa di più importante a cui pensare che all’Eurovision, tipo a come non farsi invadere completamente dalla vicina Russia.

La seconda nazione a salire sul palco è la Bielorussia e io sono già pieno di questo andazzo dei paesi dell’Est, ma che canzone è mai questa? Cheescake, cantata da Teo rientra subito nelle cose più brutte dell’Eurovision. Direi che l’anno prossimo potremmo mandare Sabrina Salerno a cantare qualcosa come Polenta e osei, sarebbe di grande effetto. Oltre ad essere brutta la canzone è pure brutto lui che non è semplice riuscire a fare ambo, NEXT!

Azerbaijan, direttamente copiaeincollato da Google, è il terzo paese in gara. Ogni volta che parlo dell’Azerbaijan non so come comportarmi per tre motivi: primo non ho la minima idea di dove si trovi ma ho la sensazione che non sia esattamente in Europa, secondo ho visto di recente dei film porno girati nel paese e ho strane reazioni fisiologiche, terzo mi sono scordato cosa volessi dire. Dilara Kazimova è la cantante che questo florido paese manda in gara che con la sua Start A Fire ci fa piangere un pochino. Toccante e malinconica, forse poco adatta allo spirito allegro della manifestazione, personalmente ho gradito parecchio l’esibizione

Io basito dalla comparsa sul palco di questi vestiti come i Teletubbies che rappresentano l’Islanda. Questi Pollaponk mi fanno simpatia però che sono tutti colorati e cantano una canzone contro le discriminazione a chi è balbuziente (?), proprio in conflitto con la tristezza infinita della loro nazione che ricordo fare default ogni quindici anni.

Con una canzone di rara bellezza la Norvegia manda sul palco Carl Espen che con la sua Silent Storm ci tocca nel profondo del cuore, ci fa piangere e ci fa sognare allo stesso tempo. Almeno io mi sono fatto un film mentale in cui ci sono io, ovviamente, che cammino su una strada alberata mentre piove intonando questa straziante canzone d’amore dopo che il mio fidanzato mi ha lasciato. Credo sia l’ora del Lexotan.

Cassiere di tutte le LIDL è il vostro momento! La Romania sfodera un duo frizzante per una canzone altrettanto spumeggiante. Ferrarelle levati. Con Miracle il duo formato da quelli che non ho voglia di cercare su Google si attestano nella mia personale classifica di gradimento al terzo posto. Da segnalare la tastiera circolare e l’ologramma della cantante che scompare e riappare in carne ed ossa, questa è la Romania signori!

Lo streaming del sito della RAI si è bloccato durante l’esibizione del Montenegro e dell’Armenia pertanto non mi è possibile darvi informazioni riguardo la performance. Colgo l’occasione per rendere pubblica la totale assenza di ogni dispositivo televisivo e radiofonico della mia casa, quindi RAI anche meno con i tuoi bollettini del canone.

È arrivato il momento che tutti i maschietti stavano aspettando, la Polonia! Niente di quello che potrei scrivere renderebbe giustizia alla canzone e soprattutto all’esibizione del momento: Cleo, questo è il nome della cantante polacca, è accompagnata da graziose biondine che nello spirito del multitasking approfittano del palco acquatico per lavarsi i panni. Ok, ci sta che la Polonia non abbia un’economia forte ma rubare l’acqua alla Danimarca mi sembra esagerato. Da segnalare inoltre che le coreografie del paese polacco sono un po’ troppo ammiccanti e poco in linea in con il regolamento che deve somigliare però a quello di Amici visto che fottesega.

Atene ci sei? Accendete i motorini! Il paese della salsa tzatziki ci porta direttamente nel parcheggio del Centro Commerciale Fordaliso di Rozzano in provincia di Milano con un mix di dubstep e tamarria che è oltre. Noi della redazione di signorponza.com l’abbiamo decretata inno ufficiale delle nostre serate di brainstorming. In particolare Signor Ponza adora ballarla dopo aver ingerito sei invisibili alla fragola. La Grecia spacca, magari non sarà maestra nel gestire le proprie economie ma di sicuro a fare musica ci sa fare, questi ragazzi greci poi non sono niente male.

Non ci sono parole per descrivere la bellezza di Conchita Wurst, la cantante dell’Austria che sta facendo parlare da giorni. Non stiamo neanche a dirlo che la sua partecipazione ha suscitato scalpore in Austria ed in altri paesi omofobi come la Bielorussia, il sui Ministro degli Esteri ha ricevuto una petizione per boicottare il blocco in cui si sarebbe dovuta esibire l’Austria e impedirne la messa in onda. Ho solo una cosa da dire alla Bielorussia: ve le meritate le guerre, barboni. Tornando a noi, Conchita è immensa, elegante, divina, emozionante. Solo una sua vittoria potrebbe consolarmi del mancato premio che spetta di diritto al nostro paese.

La Germania ha una canzone molto carina, come possiamo vedere dal video, ma grazie ai potenti mezzi dello streaming RAI non ci è stato possibile apprezzarne l’esibizione live. Mi dicono dalla regia comunque che abbiamo assistito ad una specie di Pink che magna crauti from A.M. to P.M.

Ed eccoci alla Svezia! Sanna Nielsen con la sua Undo è alla sua settima partecipazione all’Eurovision, una roba che Pippo Baudo alla conduzione di Sanremo scansati. Canzone carina, tinta bionda perfetta, nulla da dichiarare.

La Francia compare in tutto il suo splendore con questi disadattati sociali che cantano qualcosa riguardo i baffi. Dove ho messo il fermacarte per cavarmi gli occhi? ANDIAMO OLTRE.

Russia, con quale faccia di presenti all’Eurovision senza portarti dietro le t.A.T.u? Signor Ponza mi ha detto di stare cheto con i commenti sulla Russia perché questi vengono e ci fanno chiudere ma io me ne infischio perché il mio blog è visitassimo in Russia, e non sto scherzando. La Russia comunque è venuta solo per verificare quale paese annettere entro la prossima edizione.

Italia for the win! Emma Marrone spacca, quasi come al solito, forse un po’ trattenuta rispetto alle performance a cui ci ha abituati ai suoi concerti. Rimane il fatto che ogni tanto è bello supportare il proprio Paese, che non sarà il massimo della vita, ha molti difetti e per certi versi meriterebbe di essere raso al suolo, ma per una competizione musicale e divertente come l’Eurovision si potrebbe fare anche un’eccezione e mostrare un poco di entusiasmo. La Marrone poi è perfetta per rappresentarci, terrona, chiassosa ed esagerata, proprio come gli italiani all’estero. La canzone, secondo il mio rilevantissimo punto di vista, è carinissima, niente Grammy per te Emma ma non ti meriti il trattamento che i tuoi connazionali ti stanno riservando. IL MIO CUORE È MARRONE!

Slovenia mi spiace ma la RAI ha colpito ancora.

Ed eccoci ai miei maschietti preferiti, gli amici della Finlandia! I Finley della Mar Baltico (La Finlandia è bagnata dal Mar Baltico, vero?) scaldano i cuori delle freddolose verginelle finlandesi. Softengine, così si chiamano, ci deliziano con una canzone che i miei amici gay su twitter hanno definito a metà tra indie rock e pop balcanico. Dal canto mio vorrei solo dire che niente, la Finlandia è il futuro e ognuno di noi dovrebbe visitarla almeno una volta nella vita. Anche la nostra Annabelle lo dice che i paesi del Nord sono tutto.

Spagna, ma che manata al cazzo la tua canzone!

Svizzera io un po’ ti odio, ma questa mossa di aver mandato un ticinese in gara ti ha fatto guadagnare punti. E che ticinese ragazze mie, il bello e bravo Sebalter ci è piaciuto parecchio, sia dal punto di vista canoro che estetico. Carini i fischietti durante la canzone, spero tanto di trovarlo su Grindr nella mia prossima trasferta a Chiasso.

Ungheria non posso commentare niente perché ho visto troppi porno a riguardo.

Per Malta si esibisce una famiglia di musicisti, a riprova del fatto che nelle isole sono tutti parenti in quanto l’incesto è una pratica comune e socialmente accettata. Basito comunque dalla bruttezza della canzone di cui non ricordo nemmeno una nota dopo tre secondi. Andiamo un po’ veloci cari amici che tanto le canzoni le avete ascoltante abbondantemente questa settimana nelle varie cronache di Signor Ponza e Wannabefre.

Danimarca, il paese che ospita quest’anno l’edizione, ci lancia in faccia quello che tutti definiscono il Bruno Mars del paese della Sirenetta. A me sembra un po’ il figlio di quello del Boss delle Torte, poi fate voi.

Paesi Bassi non sei l’Ammeriga che ci ha i cantanti country! Per altro la presentazione del paese e la costruzione della propria bandiera con i tulipani, avanguardia pura! Carina comunque l’idea dell’esibizione che non ho visto perché stavo facendo la crema Chantilly.

Regno Unito che top! Dopo l’ingombrante presenza dello scorso anno con Bonnie Tyler quest’anno la Regina Elisabetta manda tale Molly a fare le proprie veci. Children of the Universe è la canzone che personalmente adoro e che spero abbia il successo che merita, cioè alcuno.

Mi sono reso conto, rileggendo il post, che mi sono completamente dimenticato dell’Armenia, come l’Europa del resto. L’assenza invece di San Marino è fortemente voluta per dimostrare il completo disprezzo che il sottoscritto prova per questa specie di nazione. Massa di evasori fiscali che non ci hanno sganciato nemmeno un voto, io dico che Matteo Renzi è il caso di tirare fuori gli F35 che abbiamo pagato così caro.

 Votazione

Il processo di votazione è semplice, la metà delle preferenze proviene dal televoto mentre l’altra metà da una giuria selezionata dal paese votante. Per lo stivale abbiamo schierato persone del calibro di Andre Mirò, mica pizzi e fichi, e abbiamo scelto Linus per dichiarare le nostre scelte. Parlando dei voti stessi possiamo notare la solita tendenza a fare sistema dei paesi scandinavi che si votano tra loro e allora rimanete al nord a leccarvela a vicenda invece che venire al Colosseo. Grazie invece a Malta che è stata gentile a scangiarci dodici punti così facilmente come fa come i poveri immigrati che arrivano nelle coste del nostro meridione. Segnaliamo ai gentili lettori che la Russia è stata fischiata ogni volta che un paese dell’ex U.R.S.S. la votava. Mi piace immaginare Putin che telefona a tutti i vicini e li intima di votarli. Un ringraziamento speciale dalla Francia che ci ha snobbati totalmente forse per ricambiare il favore di avergli mandato Carla Bruni per qualche anno.

Petizione per bloccare le esportazioni di Nutella in tutti i paesi che non ci hanno votato. #ESCita

— Trash Italiano (@_unknownboy) 10 Maggio 2014

L’Austria e l’Olanda sono le due nazioni che si contendono la vittoria in un testa a testa all’ultimo voto, ricevendo molti punti da quasi tutti i paesi in gara. Spagna ti voglio bene che non ci hai votato nemmeno quest’anno, con tutti i gay che ti mandiamo ogni estate a Barcellona questo è il ringraziamento? Abbiamo fatto bene comunque a votare Polonia, Ucraina e Austria a giudicare dai voti ricevuti. Non serve finire la votazione, la matematica ha deciso:

L’Austria vince l’Eurovision Song Contest 2014

L’emozione è forte, non solo perché la canzone di Conchita Wurst è fenomenale, ma soprattutto perché questa vittoria rappresenta un messaggio chiaro e importante che l’Europa ha voluta mandare. L’omofobia, si spera, è una forma di intolleranza da debellare e citando la vincitrice: We are unstoppable!

Grazie a tutti per essere arrivati alla fine di questo post con me, è stato come al solito un piacere poter condividere con voi questo momento. Ci vediamo l’anno prossimo in Austria!

E voi chi avreste voluto come vincitore?

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[Il blog di Fabry]

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Il post Eurovision 2014 – Finale: We are unstoppable!, scritto da Fabry, appartiene al blog Così è (se vi pare).


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