Matteo Renzi vs “vecchia guardia” del PD: “Noi siamo qui per cambiare l’Italia”

Creato il 21 settembre 2014 da Nicola933
di Mario Marrandino - 21 settembre 2014

Di Mario Marrandino. Una mail a tutti gli iscritti PD: il Paese sta progredendo. È questo l’obiettivo di Renzi, è questo ciò che ha promesso e che, secondo lui, si sta realizzando, ed è per questo che lo ha notificato inviando una mail. Nonostante la pila di promesse e di impegni da sbrigare che ormai invadono le scrivanie di Montecitorio e Madama.

“Carissime democratiche, carissimi democratici, mentre volgono al termine le tante Feste dell’Unità svoltesi in tutta Italia, invio questa email innanzitutto per ringraziarvi dell’impegno sul territorio, della passione, della dedizione con cui state aiutando il PD in queste ore così delicate. Già, perché il risultato del 25 maggio – con quello squillante 40,8% – impone a tutti noi di essere all’altezza di una grande responsabilità: ridare fiducia all’Italia e agli italiani. Tocca a noi, nessuno si senta escluso.”

Il tutto è contornato da un crogiolo di aggiornamenti ed informazioni su cosa stia effettivamente migliorando e cambiando. Sostanzialmente tutto ciò di cui i giornali parlano dal post-ferie: giustizia, p.a., politica estera, etc…

Specifica quelle che saranno le sfide più ardue da affrontare, presumibilmente quelle più sofferte e partorite con non poca difficoltà: La scuola. Perché solo dando valore e dignità all’impegno degli insegnanti e alle aspettative delle famiglie riusciremo a risollevare l’Italia. Qui trovate il link del progetto del Governo. Vi prego di leggerlo, di discuterlo nei circoli, a scuola, in ufficio. La riforma della scuola non può essere la solita legge calata dall’alto. Abbiamo due mesi per discuterne ovunque, non perdiamo questa occasione. Coinvolgendo mamme e figli, prof e custodi, nonni e assessori.”

Il lavoro. Il 29 settembre presenterò in direzione nazionale il JobsAct. Dobbiamo attirare nuovi investimenti, perché senza nuovi investimenti non ci saranno posti di lavoro e aumenteranno i disoccupati. Ma dobbiamo anche cambiare un sistema ingiusto che divide i cittadini in persone di serie A e di serie B e umilia i precari. Chi oggi difende il sistema vigente difende un modello di diseguaglianze dove i diritti dipendono dalla provenienza o dall’età. Noi vogliamo difendere i diritti di chi non ha diritti. Quelli di cui nessuno si è occupato fino ad oggi.”

Il fisco. Abbiamo iniziato a ridurre la pressione fiscale restituendo 80 euro a undici milioni di italiani e diminuendo l’odiosa Irap del 10% per le aziende perché ancora oggi in Italia il costo del lavoro è troppo alto. Per colpa mia, peraltro, non siamo riusciti a comunicare bene il taglio del 10% dell’Irap che è già avvenuto, ma di cui non parla nessuno. Il fisco deve essere meno caro, certo. Ma anche più semplice. Per questo nell’ambito del programma dei mille giorni, partendo già dal prossimo anno, introdurremo innanzitutto la dichiarazione dei redditi precompilata.”

Si sottolineano altre promesse, come pagare tutti e pagare il giusto, come lo stop categorico alla disoccupazione e attacca, in modo magari anche ben poco velato, la “vecchia guardia” del Pd, che il premier inizia a vedere come una palla al piede che rallenta solo un percorso che invece dev’essere steso e battuto in fretta. Renzi: Noi siamo qui per cambiare l’Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna. O almeno ci prova”.

Aggiunge poi, direttamente agli iscritti: “Sul sito trovate l’indicazione della nuova segreteria. Chi può ci dia una mano, partendo dalle iniziative per le imminenti regionali e per le forme di autofinanziamento. Abbiamo la grande occasione di cambiare il paese più bello del mondo: aiutiamoci a farlo sul serio.”


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