Il "Rottamatore" rompe il silenzio e vuota il sacco. Mentre il Paese attraversa una fase di completa paralisi politica, il 38 enne sindaco di Firenze, Matteo Renzi, considerato uno dei favoriti per la premiership in caso di nuove elezioni, fa partire la sua offensiva. In un'intervista al "Corriere della Sera" Renzi ha gettato il guanto di sfida al segretario ferito e "umiliato"del partito democratico, Pier Luigi Bersani accusato, in modo implicito, di ingenuità e scarsa “autostima”. Il sindaco non ha risparmiato nemmeno Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle, che hanno dimostrato "arroganza e tracotanza" nei confronti del PD. "Pier Luigi, tu sei il leader del Partito Democratico: non lasciarti umiliare in questo modo!”, afferma Renzi, facendo riferimento alla recente riunione tra il leader del PD e gli eletti del M5S, trasmessa in diretta streaming.
La decisione di Renzi di parlare dopo più di cinque settimane di stallo politico ha scosso la leadership del PD e potrebbe portare ad una riformulazione dello scenario politico italiano. Attribuire la colpa dell'impasse al Presidente della Repubblica "è come dare la colpa al vigile se in città c'è traffico", puntualizza Renzi. Giorgio Napolitano, che non può sciogliere il parlamento poche settimane prima della fine del suo mandato (che scadrà il 15 maggio), ha nominato due commissioni di esperti (i cosiddetti dieci saggi) per riflettere sulle riforme politico-istituzionali ed economiche. L'elezione del successore di Napolitano al Colle avrà inizio il 18 aprile.
"Il Pd deve decidere: o Berlusconi è il capo degli impresentabili, e allora chiediamo di tornare subito alle urne, o Berlusconi è un interlocutore perché ha preso 10 milioni di voti". Matteo Renzi sfida apertamente la strategia del suo leader lanciando un appello: o si forma una coalizione con Silvio Berlusconi o ci si prepara a nuove elezioni nel mese di giugno.
"Stiamo perdendo tempo (...) Non si può stare lì e aspettare che Bersani ottenga il sostegno (...)". Agli occhi del sindaco di Firenze molto probabilmente la missione dei saggi, volta a preparare un ordine del giorno comune per un governo di coalizione entro metà aprile, è inevitabilmente destinata al fallimento. Il sindaco di Firenze è anche uno dei primi politici italiani a dire ad alta voce quello che molti, per paura di violare il "politicamente corretto, appena accennano": "Rivendico il diritto alla dignità della politica che è un qualcosa di serio (...). Mentre l'economia sta attraversando una crisi drammatica, passiamo le nostre giornate facendoci spiegare dalla Lombardi (capogruppo del M5S) ciò che siamo e cosa non facciamo con una arroganza che non vediamo dai tempi della Prima Repubblica".
Sei settimane dopo le elezioni del 25 febbraio, il "Rottamatore" ha almeno il merito di aver portato una boccata d'aria fresca...attendiamo gli sviluppi!