Matteo Soccini (Lega) conta già le poltrone etnia per etnia nel consiglio della futura Provincia: “Ci si unisce solo con Lodi: meglio perché se c’è anche Mantova noi cremaschi avremo meno consiglieri”

Creato il 31 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Matteo Soccini pare, anzi è l’assessore provinciale allo sviluppo. Comunque lo stipendio lo prende (“l’indennità”, sì). E’ stata anche proposta dal Pd una riduzione dei dieci strani assessorati di Salini, un po’ troppi. Potevano diventare otto risparmiando due poltrone e relative spese. Invece no.

L’affollato incontro dei sindaci oggi in Comune a Crema, Matteo Soccini compreso

Oggi Soccini ha sfoggiato un discorso colmo di umanità: “Non ho alcun mandato di rappresentare il presidente della Provincia” ha esordito, per poi parlare da nunzio apostolico grondante di spirito salinesco. Ovviamente le interviste uscite in questi giorni su La Provincia, a Pizzetti, Corada, allo stesso Salini (!?!), hanno annoiato terribilmente l’assessore kremasch (è il suo nickname su Twitter): “Finché esiste l’amministrazione provinciale, è inutile che si parli così, quindi ho voltato velocemente quelle pagine e mi sono interessato di più alle cronache calcistiche”. L’avevamo intuito. Viene pagato lo stesso per fare l’assessore allo sviluppo ma lui si dedica al calcio. E il documento strategico che fine ha fatto? Un autogol? Andrea Virgilio (Pd) ne chiede conto da tempo. Dov’è il quel documento che dovrebbe parlare di sviluppo? Perché a Cremona c’è un assessore allo sviluppo che non parla mai di sviluppo? Quando si svilupperà lo sviluppo di Soccini?

E il piano per lo sviluppo del buon Giuseppe Torchio? Dov’è finito? Conta di più il calcio? Dal blog di Soccini pare di sì. Si parla di un solo progetto per le imprese, quello della banda larga. E il resto? Calcio e discorsi sull’indipendenza catalana. Un blog che merita di essere seguito per le dotte riflessioni che contiene, in particolare sul Pergocrema. Quindi Soccini ha spiegato che a settembre-ottobre si vedrà “quanti soldi non ci daranno”. Infatti senza soldi non si fa niente. Un politico capace risolve i problemi, i politici assistenzialisti aspettano i soldi. Da chi? Da Monti? Non hanno capito che la politica deve cambiare stile? Lo capiranno. Purtroppo è così. Non abbiamo una classe dirigente all’altezza e lo si vede. Mi tocca riprendere quella frase tanto azzeccata di Titta Magnoli, il segretario provinciale del Pd, anche se non sono del Pd. Ma Titta Magnoli ha ragione. Con questi qui non si va da nessuna parte.

“E’ un dato quasi acquisito che Lodi verrà con Cremona e che Cremona sarà il capoluogo della nuova provincia, perché è baricentrica tra Lodi e Mantova e comunque è più grande. Settantamila abitanti rispetto a cinquantamila. Poi Mantova, anche lei con 50mila abitanti,  cercherà di restare da sola, aggiungendo qualche km quadrato”.

Poi il capolavoro di Soccini: “Il futuro consiglio provinciale sarà composto da dieci persone, sia che andiamo con Lodi e Mantova o solo con Lodi. Se andiamo con Lodi, su dieci consiglieri i cremaschi potrebbero essere uno o due (ipotesi Cremona più Lodi), se invece si uniscono Cremona, Lodi e Mantova, i consiglieri cremaschi saranno al massimo uno”. Una trovata straordinaria: se il territorio è più grande e i consiglieri sono sempre 10, ogni consigliere rappresenta più territorio, avrà un collegio più grande. Preoccupante. Rischi di essere eletto e di dover rappresentare non solo il cremasco, ma accidenti anche qualche non cremasco!!!!!

E questa sarebbe politica? Il voto ha un vincolo etnico? Se un consigliere cremasco  fa una proposta interessante, giusta, ben formulata e giustificata, necessariamente i consiglieri mantovani devono votare no? I cremonesi devono votare no? Non c’è vincolo di mandato se non nella testa di Soccini e Salini. Mantovani dunque lontani e cattivi, votano sempre contro Crema, fanno paura, mentre i cremonesi pure schiacciano Crema, non garantiscono i diritti della cittadina. Un mantovano non può interessarsi di Crema? Nessun mantovano conosce Crema? Non sono disposti ad occuparsene, sono egoisti e riottosi? E i cremaschi pure? Sono un partito etnico?

Il voto è libero, non etnico. Abbiamo ben afferrato il concetto di “barbari sognanti”, la bizzarra corrente dei maroniani – cui appartiene “kremasch”-  inventata un po’ prima degli scandali di Gemonio ma bisognerebbe occuparsi della realtà. Si farebbe un nuovo consiglio provinciale solo per scontrarsi fra territori. Cupa visione del mondo.

Le Province comunque, come ha spiegato Soccini, si comporranno secondo gli interessi elettorali. Ci si unisce alla Provincia che ti permette di contare di più.

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