Penultima tappa della Parigi-Nizza 2012.Matthew Lloyd (Lampre-ISD), in Francia per rifinire la preparazione e l’affiatamento con il capitano, Damiano Cunego, svolta una curva cieca efinisce a terra, battendo forte la spalla destra. Riparte, tra inenarrabili sofferenze, e porta a termine la propria fatica, forse perché dura solo altri 17′ prima del traguardo, quindi si ritira, rinunciando alla cronoscalata finale. Alla conta dei cocci, l’australiano scopre di averfratturato una clavicola, infortunio molto comune ai ciclisti.
Per fortuna Matthew Lloyd è un ragazzo solare, che ama divertirsi (lo scorso anno aveva perso le motivazioni, ritirandosi prematuramente salvo ripensarci e tornare con Lampre e il suo vecchio mentore, il team manager Roberto Damiani, con il quale ha vinto una maglia verde al Giro d’Italia) e che non sa proprio piangersi addosso. Per questo ai suoi tifosi (e sono molti, anche in Italia, come non avremmo facilmente sospettato) ha voluto lanciare un messaggio carico di speranza:
Tornerò il prima possibile; è un infortunio che capita a chi corre in bicicletta, ma so che i tempi di recupero non sono poi così lunghi e non c’è nessuno che mi mette fretta: quando starò bene, sarò in corsa.