A proposito dello pseudo-Mattia Preti trattato nello scorso post, mi giunge opportuno un commento di Pietro Di Natale, che riporto per intero:
“Carissimo, in realtà credo che il Sant’Agostino sia una copia da un dipinto di Claude Vignon, parte di una serie raffiguranti Dottori della Chiesa, di cui si conoscono varie derivazioni più o meno belle, tra cui proprio una copia attribuita a Preti alla Galleria Nazionale di Cosenza (qui).
Ce ne sono molte, vedi ad esempio a Milano (Castello Sforzesco, qui).
Comunque si trova tutto, credo, nella monografia sul francese”.
Esatto, caro Pietro. Hai colto il punto (uno dei punti) della mia ignoranza.
So che esiste una monografia su Vignon, di Paola Pacht-Bassani, ma putroppo non la possiedo.
Ecco cosa ne dice Amazon:
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Capito dov’è l’inghippo?
Inutile che mi lamenti o mi nasconda dietro questo o quell’altro motivo.
Se non puoi permetterti il tuo mestiere, meglio star zitto.