Sabato 19 dicembre alle ore 12 verrà inaugurata presso il nuovo spazio espositivo OF del Palazzo delle Orsoline quella che si preannuncia come la mostra più importante ospitata da Fidenza negli ultimi anni. Grazie alla collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura del Comune e la Diocesi di Fidenza viene infatti presentata l’eccezionale antologica di uno tra i principali protagonisti della pittura italiana dagli anni Sessanta a oggi, Maurizio Bottarelli.
La rassegna, dal titolo “Maurizio Bottarelli: opere. I lenti ricercari della pittura”, viene ospitata a Palazzo delle Orsoline e in contemporanea alla Chiesa di San Giorgio, dove l’artista bolognese espone in anteprima l’ultimissimo ciclo di opere dedicato al tema del volto.Maurizio Bottarelli è fidentino di origine e il legame con la città, con le sue memorie, con la sua storia ha permesso ai curatori di creare questa straordinaria rassegna che consente al visitatore di ammirare, a partire dall'eccezionale serie dei Paesaggi fino all'ultimissimo ciclo delle grandi Teste, un ricchissimo percorso pittorico, lungo più di cinquant'anni. Ad accompagnare ed illustrare la mostra viene inoltre presentato un ampio volume che ospita i testi di Fabrizio d’Amico, critico d’arte di Repubblica e voce tra le più autorevoli del panorama critico nazionale, e dell’artista fidentino Simone Ponzi, che di Bottarelli fu allievo nei primi anni Novanta all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Lo stesso Ponzi, che ha seguito assieme all'artista bolognese l’ideazione e la realizzazione della mostra, spiega così l’importanza dell’evento:
“Portare a Fidenza l’opera di Bottarelli significa anzitutto permettere allo spettatore di immergersi in una pittura di incredibile spessore tecnico e artistico. In Bottarelli l’assoluta qualità del fare pittura si sposa perfettamente con una tensione emotiva che ha pochi eguali nel panorama artistico contemporaneo. E tocca, anche nell'ultima serie delle drammatiche Teste, livelli di altissima espressività. E’ un’occasione davvero unica per la città e allo stesso tempo un doveroso omaggio della comunità fidentina nei confronti di uno dei suoi più illustri cittadini”.Mautizio Bottarelli, nato a Fidenza nel 1943, è protagonista dagli anni sessanta della scena artistica italiana ed estera. Su di lui hanno scritto, a partire da Francesco Arcangeli, i principali critici d’arte italiani e la sua opera è stata esposta in numerose e prestigiose rassegne, in Italia e all'estero: Bottarelli infatti oltre ad aver insegnato all'Accademia di Brera e a Bologna, ha tenuto corsi universitari in Inghilterra, California, Australia e Nuova Zelanda.
Norway 2010
L’ideale percorso della mostra ha inizio nelle sale del Palazzo delle Orsoline con le grandi tele dedicate all'amato tema del Paesaggio, ampie e coinvolgenti visioni di natura scavate ed indagate con colori che affascinano, fin dal primo sguardo e che hanno il loro vertice nella grande tela di sette metri e mezzo dedicata a Garcia Lorca. “Laghi, tempeste - scrive in catalogo Fabrizio d’Amico - gorghi di luce; spartiti da un orizzonte spoglio e muto, che spezza in due metà l’immagine, invasa in alto dalla luce piena e bianca del giorno, in basso dal bruno e dal nero della notte. Quadri poveri e sontuosi, aspri e commossi, che segnano certo un vertice di questa pittura”. Nella Chiesa di San Giorgio ecco invece le ultimissime tele dedicate alle Teste, opere drammatiche che dialogano perfettamente con gli spazi dell’edificio sacro. Qui, si legge nel testo di Simone Ponzi, “Bottarelli sapientemente mette in scena forme e colori che dal buio di una notte che sa di carbone e grafite sembrano avanzare verso di noi, verso la nostra comprensione. E lo fanno, in fondo, senza aggredirci ma sussurrando, nel silenzio di un tempo sospeso, che la loro è la nostra condizione.” M. P.La mostra rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2016, con i seguenti orari : venerdì e festivi 15-18, sabato e domenica 10/13 e 15/18