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Maurizio Falcioni condannato a 20 anni di carcere l’uomo che massacro di botte Chiara

Creato il 19 dicembre 2014 da Nicola933

Maurizio Falcioni è da ritenersi una persona capace di intendere e di volere". È scritto così nella perizia dello psichiatra che non ha riconosciuto alcuna infermità mentale a Maurizio Falcioni, il muratore romano di 35 anni che lo scorso 3 febbraio ha massacrato di botte l' ex fidanzata Chiara Monda, riducendola in uno stato vegetativo da cui difficilmente si riprenderà.

Ecco cosa ha scritto il consulente del giudice:

Falcioni è affetto da disturbo antisociale di personalità che si presenta in un soggetto con pregressi poliabusi di sostanze stupefacenti. Maurizio Falcioni presenta disarmonie della personalità, alterazioni di tipo caratteriale legate alla sua indole, tali comunque da non rientrare nel concetto di infermità mentale. Quindi, la condizione psichica dell'uomo alla luce della storia clinica, delle risultanze delle indagini psicodiagnostiche, delle modalità che hanno preceduto, accompagnato e seguito il fatto reato del 3 febbraio, non risulta qualitativamente e quantitativamente sufficiente per conferire valore di malattia al delitto commesso, non presentando detta condizione connotazioni di intensità e gravità tali da pregiudicare totalmente o grandemente le sue capacità intellettive e volitive.Maurizio Falcioni condannato a 20 anni di carcere l’uomo che massacro di botte Chiara

Insomma, in termini non scientifici e meno difficili da comprendere, Maurizio Falcioni non è un pazzo, ma un uomo capace di intendere e di volere, che sapeva cosa stava facendo alla sua fidanzata. Deve quindi essere processato e rispondere dei reati di cui è accusato: maltrattamenti aggravati e tentato omicidio aggravato.

Tira un sospiro di sollievo Maurizio Insidioso Monda, il padre di Chiara, che prima si era battuto per allontanare la sua bambina, affetta da ritardo mentale, da questo mostro, e ora lotta perché sia condannato al massimo della pena. Dice Maurizio Monda mentre stringe la mano della figlia, che è uscita dal coma profondo, ma è ancora incosciente: "QuelFuomo con i suoi comportamenti aggressivi e minacciosi aveva isolato mia figlia. Chiara era completamente soggiogata psicologicamente. Per questo non è riuscita a salvarsi e a sottrarsi alla foga omicidiaria di quella belva che in quel maledetto giorno Fha colpita ripetutamente e violentemente al volto e al capo. Chiara è stata massacrata, senza alcuna ragione, con una scarica di pugni e calci in faccia. Dinaudita violenza ha provocato a mia figlia danni irreversibili". Recentemente era circolata la notizia che Chiara fosse uscita dal coma, ma purtoppo non è così. Continua Maurizio Monda:

Le cose, purtroppo, non stanno in questo modo. La salute di Chiara ci lasciava sperare in una progressiva ripresa, ma poi non è stato così. Mia figlia resta in uno stato vegetativo di 'minima coscienza". Non parla, non comunica in alcun modo, non cammina ed è sdraiata in un letto imprigionata nel suo corpo.Insomma, a mio giudizio, non ce alcun passo in avanti. Chiara è assente e non dà alcun segno di coscienza. Muove solo gli occhi. La sua condizione di salute è davvero drammatica.

Chiara Monda da qualche giorno è stata trasferita in una unità di risveglio presso 1 ospedale Santa Lucia di Roma. Dice questo papà disperato e insieme coraggioso:

Mia figlia resterà per sempre invalida al cento per cento. Mai ritornerà in piedi e potrà riappropriarsi della sua vita. Nella struttura ospedaliera dove è stata trasferita ha iniziato un nuovo percorso: se reagirà e se vi dovessero essere anche piccoli progressi rimarrà in terapia in questo reparto. Diversamente, se non dovesse rispondere alle cure, finirà in una clinica "bianca" una di quelle strutture specializzate nella lungodegenza. Alla luce di tutto questo continuo a gridare giustizia per mia figlia. Quell'uomo che l'ha ridotta in questo stato non può farla franca. Deve pagare fino all'ultimo grado di giudizio quanto di male ha fatto a Chiara. Inoltre, ritengo che Falcioni sia una persona pericolosa, che potrebbe fare ancora del male una volta fuori dal carcere. Quando mi fermo e guardo Chiara, ridotta in queste condizioni, mi chiedo se non era meglio chelavesseammazzata. Vivere in questo modo è come non vivere.

E mentre si sta svolgendo il processo allaguzzino di Chiara, interviene anche lawocato Massimiliano Santaiti, che assiste la famiglia Insidioso Monda. Dice il legale:

Quell'uomo quando ha agito era capace di intendere e di volere. Ci troviamo di fronte a un tentativo di omicidio e non a un reato di lesioni gravi o gravissime. Non si dimentichi che Chiara non potrà mai guarire e tornare quella che era.


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