Maxi Dylan Dog N° 22
Periodicità: Quadrimestrale
Maxi Dylan Dog n°22
Uscita: 30/10/2014
Copertina: Gigi Cavenago
Il futuro alle spalle
Soggetto e Sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Corrado Roi
Dylan Dog tra modernità e passato. Per qualche strano motivo l'Old Boy salta tra due presenti che lo riportano a vivere una vicenda di un lontano passato, ma con avversari moderni. Cosa starà succedendo nella sua mente?
L’armonia del silenzio
Soggetto e Sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Luigi Piccatto, Matteo Santaniello, Renato Riccio
Andare al parco con la propria nuova fidanzata, di solito, è romantico. Per l'Indagatore dell'Incubo risulta essere quasi un lavoro. Attratto da una donna misteriosa la segue tra gli alberi e, lei, con voce suadente, gli mormora che "L'orrore è qui".
Intanto a Londra si susseguono misteriose e sanguinose morti di persone importanti. Che sia tutto collegato? Anche Scotland Yard ha bisogno di Dylan Dog per indagare.
La festa dei mostri
Soggetto e Sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Riccardo Torti
La notte di Halloween. I mostri invadono le strade e sono pronti a veder esaudite le loro richieste: dolcetto o scherzetto, Peccato che non siano solo le persone in costume ad andare in giro, ma anche mostri veri. Abitanti di Golconda, lupi mannari, vampiri e chi più ne ha più ne metta sono pronti a divertirsi. Tra loro dei serial killer di maschere seminano sconcerto e paura nella popolazione londinese ed anitemetici nello stomaco dell'Ispettore Bloch, che indaga sul caso.
La rivoluzione di Recchioni giunge anche qui. Il nuovo supervisore della testata rivoluziona, sia per periodicità che per titolo, il Maxi. Da semplice balenottero che ospitava le storie di scarto non adatte alla collana regolare, diventa il posto dove recuperare le storie già scritte e disegnate e che non è più possibile utilizzare per quello scopo. Continueremo a trovare Bloch in servizio e le vicende avventurose e sentimentali di Dylan saranno slegate dalla collana principale. Non è un male, perchè, alla fine, troviamo tre storie di Mignacco: probabilmente le migliori da anni. Certo nella prima realizza un lavoro di riscrittura, con effetto speciale finale, del numero 1, nella seconda si rivede l'impronta Atzeca di qualche numero fa, e nella festa dei mostri vengono tirati in ballo vecchi amici ed avversari dell'Indagatore dell'Incubo. Quello che c'è di buono è che funziona. Le storie si leggono con piacere e sono scorrevoli.
I disegni sono tutti di classici disegnatori della testata e non possono essere meno che adatti alle atmosfere.
Un primo esperimento che non può che definirsi riuscito.