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Maxi Dylan Dog, recensione LoSpazioBianco.it

Creato il 13 marzo 2016 da Figliedellaserva @figliedelaserva

Segnaliamo a tutti i nostri lettori (quali? Boh, sognavamo di dirlo) la seguente recensione (anche perchè è l'unica) redatta da Amedeo Scalese, per LoSpazioBianco.it. Di seguito la parte che riguarda la nostra storia "Il Lago Nero", a questo link invece potete leggere l'intera recensione, con i commenti alle altre due storie presenti "In Fuga" di De Nardo - Torti e "Per amore del diavolo" di Chiaverotti.

[...] La storia di mezzo, Il lago nero, è certamente la più riuscita.
Una vecchia amica ingaggia Dylan perché indaghi sugli strani comportamenti della figlia, iniziati da che le due si sono trasferite in una casa in riva al lago appena fuori Londra.Rita Porretto e Silvia Mericone, esordienti nel Color Fest #6 e conosciute per l'apprezzata miniserie noir Dr. Morgue (Star Comics), sono qui chiamate alla prima prova sulla distanza e confezionano una storia davvero eccellente sotto tutti i punti di vista.

Il canovaccio è quello intramontabile dell'indagine risolta andando a ritroso, scavando nel passato, ma le due autrici costruiscono una trama mai banale, equilibrata per la distribuzione delle sequenze, ora più riflessive, ora più concitate, nella quale il lettore procede indizio dopo indizio assieme al protagonista.
L'intero impianto narrativo risulta molto credibile anche nelle sequenze più spinte verso il soprannaturale, e i (pochi) difetti nella narrazione scompaiono di fronte ad uno dei finali più duri che si ricordino sulle pagine dell'indagatore dell'incubo. I disegni a quattro mani diMaurizio Di Vincenzo e Valerio Piccioni ben si integrano coi toni foschi del racconto, trasmettendo inquietudine nei momenti di investigazione e non sfigurando nemmeno quando c'è da spingere sull'acceleratore: emblematico in questo senso il crescendo che culmina con lo scontro tra Dylan e Owens.
Le storie di De Nardo e Chiaverotti non entusiasmano: entrambe peccano nella gestione dei personaggi secondari, ma la prima può vantare un ritmo ed una coerenza generale della trama migliori della seconda. L'albo è trainato decisamente dall'episodio centrale, instant classic per la capacità di trasmettere inquietudine e per l'ottima gestione dei tempi narrativi, che vale da solo il prezzo di copertina e che non avrebbe certamente sfigurato nella serie regolare. [...]

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