di Nicola Pucci
Bella e pure vincente, Tina Maze. Cortese e talentuoso, Marcel Hirscher. È la Coppa del Mondo di sci 2013 che chiude i battenti sulle nevi fradicie e traditrici di Lenzerheide, distretto svizzero dell’Albula, e lo fa nel segno dei due grandi protagonisti della stagione che trionfano nella classifica generale del circuito bianco.
Tina Maze con il trofeo di Coppa del Mondo – da repubblica.it
La ragazza slovena può chieder di più dalla vita? Scia con l’eleganza e l’efficacia che le avversarie neppure si sognano; conquista le pagine delle riviste patinate di mezzo mondo con la sua avvenenza; cattura l’attenzione degli addetti ai lavori con uno stile di vita molto poco montanaro, dimenticando che gli sport invernali sono da sempre territorio di conquista per chi è avvezzo alla fatica solitaria delle vette alpine. Tina disegna una stagione agonistica semplicemente strepitosa, infilando un record dietro l’altro e riscrivendo i numeri della Coppa del Mondo. Mi sia concesso far di conto, tacendo il fatto che le disgrazie dell’altra regina delle nevi, bambolona Lindsay, di cognome Kildow ex-Vonn, hanno in parte agevolato la Maze ma nulla tolgono alla legittimità del congruo bottino di successi della slovena, ormai giunta nel pieno della maturità agonistica. Dunque, la belloccia si è presentata al cancelletto di partenza 33 volte non portando a termine solo lo slalom di Zagabria ad inizio gennaio ed ha conquistato 11 vittorie, 23 podi, 2414 punti in graduatoria. E’ salita sul gradino più alto del podio nelle cinque specialità, come nessun’altra prima di lei, ha fatto incetta di coppette di specialità – gigante, superg e supercombinata – ed ha completato l’inseguimento alla sfera di cristallo che l’ha vista terza, seconda e prima negli ultimi tre anni.
Marcel Hirscher vince la Coppa del Mondo 2013 – da www.dotski.it
Il principino austriaco, beata gioventù, ha da pochi giorni compiuto i 24 anni e si è tolto la soddisfazione di darsi in regalo la seconda Coppa del Mondoconsecutiva. Il suo tracciato è meno impressionante, almeno per questa stagione, della collega slava ma Marcel predilige le discipline tecniche tralasciando di far velocità e quest’anno ha battagliato fino al termine con lo Svindal tornato competitivo ai massimi livelli. Nel finale svizzero Hirscher ha beneficiato della cancellazione di discesa e supergigante, ultimi tentativi del norvegese di rifarsi sotto, e con cinque successi in bacheca, uno in gigante dove soccombe all’imbattibile o quasi Ligety e quattro in slalom dove pare poter ricalcare le orme dei due più grandi tra i pali stretti, Stenmark e Tomba, si è confermato numero uno del Circo bianco. Ha chiuso sul podio 16 delle 17 prove di slalom e gigante a cui ha partecipato e già da ora può legittimamente pensare di venir annoverato tra i grandissimi di tutti i tempi. E questo è solo l’inizio.
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