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Me, myself & ebook: Bookland

Creato il 29 luglio 2011 da Martatraverso
Il terzo guest post per Me, myself & ebook è di Isy, una delle due autrici di Bookland, viaggiando tra i libri.


Salve a tutti. Mi chiamo Isy e sono una delle amministratrici del blog “Bookland: viaggiando tra i libri”. Quando mi è stato chiesto di scrivere un contributo sul mondo degli e-book non ho potuto non accettare. Questo tema, attuale e interessante, mi sta molto a cuore, tanto che ho deciso di farne l’oggetto della mia tesi di laurea. 


Inizio col dire che non possiedo un e-book reader, nonostante sia una cosa che desidero molto. I  vantaggi che accompagnano questa tecnologia sono innumerevoli, a partire dalla questione economica. Infatti la versione digitale di un libro è più economica rispetto alla versione cartacea, quindi nonostante il supporto elettronico implichi una spesa non trascurabile (si parla di un prezzo che si aggira tra i 200€-300€), per un lettore accanito la spesa verrebbe comunque ammortizzata nel giro di pochi mesi (anche se personalmente ritengo che la versione digitale di un libro talvolta presenti
poca differenza rispetto al prezzo del cartaceo). 


Un altro punto a favore è senza ombra di dubbio la “questione spazio”: chi non ha mai avuto problemi nel trovare un posto ai libri? Un lettore deve sempre reinventare la propria stanza per lasciare sempre più spazio ai libri. E spesso a discapito della fruibilità (parlo per esperienza personale: ho creato sulle mensole più file di libri e talvolta per prendere un libro devo fare un macello  incredibile).

Un altro punto a favore? Il risparmio di carta. Con i libri digitali sapete quanti alberi si 
possono salvare ogni anno? Molti, moltissimi. Calcolate che un albero di 15m produce circa 79000 fogli di carta, togliendo i fogli utilizzati per realizzare quaderni, risme…Immaginate quanti alberi si risparmierebbero!

Però gli e-book non hanno solo punti a favore. Quello che potrebbe essere un punto contro è 
la mancanza del contatto fisico. Ovvero, cambiare pagine con un pulsantino non è il massimo, però alcune grandi produttrici di e-reader hanno ovviato a ciò montando sui dispositivi schermi touchscreen, che permettono un cambio pagine proprio come nei libri cartacei. Gli e-reader di nuova generazione stanno cercando sempre più di assomigliare ai libri “reali”, anche grazie alla tecnologia e-ink, ovvero inchiostro digitale, che permette una lettura confortevole solo con la luce (proprio come un libro cartaceo), questo quindi fa si che gli occhi non subiscano sollecitazioni eccessive come invece succede se si tenta di leggere un e-book su un pc , un tablet o comunque un supporto retroilluminato.
Questo però, naturalmente, non 
potrà mai sostituire la sensazione fantastica della carta tra le dita. L’emozione del profumo della carta. Parliamo pur sempre di un prodotto tecnologico e in quanto tale il coinvolgimento sensoriale è quasi inesistente.

Quindi se mi si chiede “i libri digitali sostituiranno i libri cartacei?” la mia risposta è NO! I libri 
digitali si affiancheranno ai libri tradizionali. Soprattutto in ambito scolastico e universitario le potenzialità dei libri digitali sono immense. Infatti da lettrice devota direi che ci sono alcuni libri che mai e poi mai vorrei in formato elettronico (ad esempio la mia collezione di libri di Harry Potter, mio orgoglio), ma da studentessa avrei voluto volentieri dei libri universitari in formato digitale, per ovviare al peso e alla questione economica. Quindi credo che sia sbagliato guardare agli e-reder come prodotto solo positivo o come prodotto solo negativo.
Essi hanno enormi potenzialità. Quindi SI ai libri cartacei, ma anche SI ai libri digitali (che 
quest’anno compiono ben 40 anni - il primo e-book risale infatti al 4 Luglio 1971 quando Michael Hart creò una versione digitale niente poco di meno che della Dichiarazione di Indipendenza Americana).


Isy

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