Corona di cannucce colorate in testa.
Maracas nella mano sinistra. Armonica nella mano destra.
Little Joan Baez suona, canta, corre, strilla, strepita da sud-ovest a nord-est.
Forse fin qui l’abbiamo già raccontato in un precedente post.
Quello che non abbiamo aggiunto è questo piccolo calcolo matematico.
mattina 10:00 – 12:00
pomeriggio 17:00 – 19:00
complessive 4 h
4h x 60 minuti = 240 minuti complessivi
240 minuti / 4 minuti (durata canzone) = 60 volte la stessa canzone
Bene. 60 è il numero di volte in cui dobbiamo sorbirci “Me sò mbriacato” di Alessandro Mannarino… che adoravamo da morire, motivo più che valido per comprare il suo CD.
“Baia Papà, baia” (balla papà, balla) mi porge un paio di maracas
“Va bene”
“Bonghio, Bonghioooooooo” indica con fare disperato il bongo.
“Va bene”
“IIII papà” indica la mattonella precisa in cui il suo percussionista professionista, deve posizionarsi.
Poggia momentaneamente i suoi strumenti per terra, con entrambe le manine si sistema i capelli. Li sposta lateralmente, per evitare che la sua cascata di riccioli le possa occludere la vista, in quella che noi definiamo una danza tribale ai limiti dell’estasi, senza l’uso di sostanze allucinogene. Riprese le sue chincaglierie, si dirige allo stereo e con cognizione scientifica di ciò che sta per compiere decreta….
“PINTIIIII” (pronti)
“TENZA” (partenza)
“IAAAAAAA” (via)
E lascia partire la musica…..
E Mammapappa che ruolo ha nello spettacolo????
Lei è il pubblico! Ad ogni termine di prestazione, un caloroso applauso per coronare i sogni di gloria di una rumorosa nana musicale che compiaciuta ringrazia con un applauso e un “BABIIIIIIIIIIII” (Bravi)
Tutto questo in un loop distruttivo.
Filed under: Varie, Viaggi Tagged: Alessandro Mannarino, bongo, maracas, me so mbriacato, pubblico