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Mea culpa Ecclestone: La crisi è colpa mia

Da F1news @F1Newsinfo
Mea culpa Ecclestone: La crisi è colpa mia Il patron del circus Bernie Ecclestone in una conferenza stampa aperta a pochi selezionati giornalisti presenti a Austin ha dichiarato che la crisi che sta attanagliando la Formula 1 in questo periodo è anche colpa sua.

Ecclestone ha ammesso che la grande fetta di denaro che la F1 genera è stata distribuita male tra i team. Il boss ha espresso tutto il proprio malumore per l'attuale situazione scegliendo l'appuntamento americano nel quale sono assenti due degli undici team presenti attualmente in Formula 1. Lo scenario, come ammesso dal manager inglese, potrebbe aggravarsi in vista del 2015 perché altri due team rischiano di uscire dalla F1 a causa della crisi.

Una simile situazione porterebbe al fallimento della Formula 1 perché i contratti parlano chiaro, in griglia ci devono essere almeno 20 vetture.

"Il problema è che ci sono troppi soldi e probabilmente sono stati distribuiti male, è colpa mia", ha ammesso Ecclestone. "Le persone fanno molti accordi, in quel momento mi sembrava una buona soluzione, per questo adesso sono pronto a rivedere gli accordi e anche a ridurre la mia parte nella ripartizione delle entrate della Formula 1. Il problema è che nessuno dei quattro top team è d'accordo a rivederli e quindi a questo punto non so che fare".

Insomma, Ecclestone da una parte si prende le colpe della crisi, dall'altro incolpa i quattro top team (Ferrari, Red Bull, Mercedes e McLaren) perché non accettano di guadagnare meno per sovvenzionare i team in difficoltà. Ebbene si, è questa l'idea di Ecclestone, versare meno soldi ai top team per distribuirli a chi è in difficoltà, il tutto per evitare la perdita di altri team.

A un certo punto in conferenza stampa sono arrivati alcuni esponenti dei team citati, Lauda, il più critico di tutti e molto aperto alle polemiche in questo periodo, Venerdi aveva polemizzato sullo scongelamento dei motori con la Ferrari, ha dichiarato:

"Il problema non è la ripartizione delle entrate. Il problema è che quei team sono gestiti da incapaci. La crisi è colpa degli incapaci. Prendete la Lotus o la Marussia. Sono gestite malissimo. Noi adesso possiamo anche decidere di dare 50 milioni di euro alla Lotus, ma quelli cosa ne farebbero? Dimezzerebbero il debito che hanno con le banche e poi dopo due mesi starebbero da capo".

Diversa l'opinione di Mattiacci, team principal della Ferrari, convinto che la soluzione sia generare più introiti per aumentare la dimensione della torta da suddividere tra i team:

"Il problema della Formula 1 non è redistribuire gli utili meglio, ma generare più utili. Bisogna far crescere la torta, farla diventare più grossa, non tagliarla diversamente".

Ecclestone infine ha dichiarato che vorrebbe strappare tutti i contratti sottoscritti per poter pagare i debiti generati dalla Formula 1.

"Vorrei strappare tutti i contratti, prendere tutti i soldi, pagare tutti i debiti delle squadre per non vedere più gente che ha sofferto a causa della Formula 1″.

Sull'ipotesi boicottaggio in vista del GP degli USA ha aggiunto:

"Dimenticate tutte quelle stronzate. Prometto che saranno in gara, saranno in gara, lo garantisco... ma mi preoccupo se saranno in gara il prossimo anno. Dimenticate la terza vettura. Nessuno può permettersi due macchine".

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