Si può diventare un’icona del rock anche senza avere l’avvenenza di un modello, la prestanza atletica di un olimpionico e, soprattutto, scegliendo un nome d’arte ridicolo?
La risposta è si. La risposta è Marvin Lee Aday, in arte Meat Loaf.
Per chi non fosse anglofono, Meat Loaf significa letteralmente Polpetta di Carne. Un nome che con il rock ha poco a che fare, un nome lontano anni luce da altri superfighi come John Bon Jovi, Whitesnake, Jim Morrison.
cinquanta apparizioni
The Rocky Horror Picture ShowBat Out Of Hell
Bat Out Of Hell è stato un successo con oltre 34 milioni di copie vendute in tutto il mondo, 43 dischi di platino divisi tra Gran Bretagna, USA e Australia, paesi in cui il nome di Meat Loaf viene ancora oggi accostato ai grandi del rock.
L’album inizia proprio con la titletrack: Bat Out Of Hell
Lo stile di Meat Loaf è del tutto unico nel panorama della musica rock, uno sound pieno di sonorità: il pianoforte, le percussioni, chitarre a go go. A questo si aggiunge una presenza scenica che sembra uscire dalle casse. I brani di Meat Loaf sono tanto ritmati da fare l’occhiolino ai Blues Brothers o ai concerti gospel.
Purtroppo, dopo Bat Out Of Hell, per rivedere il successo Meat Loaf dovrà aspettare il 1993 con Bat Out Of Hell II: Back Into Hell, album che contiene la splendida I’d Do Anything for Love (But I Won’t Do That) con la pèartecipazione della vocalist Patti Russo. Un brano bellissimo che sta a metà strada tra il classic rock e i tormentoni da stadio con una performance vocale che mette in risalto tutta la bravura dell’autore.
Altro brano degno di nota è Dead Ringer For Love contenuto in Dead Ringer (1981) cantato in duetto con Cher.
Un ultimo appunto: avete notato quanto Meat Loaf somigli a Jack Black? Questa caratteristica somatica gli è valsa la parte del padre del giovanissimo J.B. (Jack Black) nel film Tenacious D e il destino del rock.
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