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Medea – Una donna, una madre

Creato il 06 giugno 2015 da Studioartesia

Il 27 e 28 giugno alle ore 20:30 presso Spazio Eleina D (Via Enzo Ferrari, 28 – Zona P.I.P) di Castellana Grotte, andrà in scena “Medea – Una donna, una madre”, il nuovo lavoro del Gruppo Teatrale “Amici Nostri”.

La compagnia castellanese, dopo una pluriennale esperienza nel campo della commedia, sceglie di mettersi alla prova con uno tra i testi portanti del teatro tragico greco.

La “Medea”, infatti, andata in scena per la prima volta ad Atene nel 431 a.C., è considerata il più grande capolavoro del tragediografo greco Euripide.

Dopo aver aiutato il marito Giasone a conquistare il vello d’oro, Medea si trasferisce a Corinto, assieme al consorte e ai figli. Dopo alcuni anni, però, Giasone, spinto dalla brama del potere, ripudia Medea per sposare la figlia di Creonte, re di Corinto. Sentitasi tradita, Medea medita vendetta: fingendosi rassegnata, manda in dono alla futura sposa di Giasone una corona e una veste avvelenata. La ragazza, indossatele, muore tra atroci tormenti. La stessa sorte tocca a Creonte, accorso per aiutarla. Giasone tenta, quindi, di salvare almeno la sua prole, ma Medea, pur straziata nel cuore, uccide anche i suoi figli, privando così Giasone di una discendenza.

Il testo tragico classico, foriero per definizione di valori, modelli positivi e negativi, spunti di riflessione, si presta anche in questo caso per affrontare tematiche che neppur il passare degli anni e la civilizzazione riescono ad oscurare. La Medea degli “Amici Nostri”, adattata e ridimensionata dal professor Luigi Coletta, riprende le vicende narrate da Euripide, asciugandone però i personaggi e le dinamiche. La tragedia di Euripide è essenzialmente incentrata sugli uomini, lasciando da parte gli dei, i quali non intervengono mai seppur richiamati e implorati. Ed è proprio sull’umanità del testo che la regia vuole calcare la mano: in scena ci sono uomini, fatti di carne e anima, prima che attori. E così lo stesso personaggio di Medea, vuole essere prima di tutto donna e madre, testimone dell’attualità e di una società spesse volte definita ingiustamente moderna. Dall’infanticidio consumato fra le mura domestiche, all’amore tradito per smania di potere, dalla seduzione alla sottomissione, passando per il legame con la propria patria, tutto si intreccia, rendendo i protagonisti vittime e carnefici, in un “gioco dei contrari” che pare non rispettare i costumi del tempo: una Medea sottomessa a parole, ma forte nel corpo dell’antichità e poi una Medea nuova, libera a parole nella modernità, ma sottomessa fisicamente, vista ai piedi del suo uomo in un finale non finale.

Saranno in scena Adriana Coletta, che cura anche la regia dello spettacolo, Piergianni Gemmati, Marezia Cazzolla e Arianna Logreco.

La vendita dei biglietti avrà inizio lunedì 15 giugno presso “Il Ciabattino” (Via Felice Cavallotti, 21) e si svolgerà dal lunedì al venerdì dalle 18:00 alle 20:00. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la compagnia tramite la pagina Facebook: Gruppo Teatrale “Amici Nostri” o al 3341439920.


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