La compenetrazione, talvolta presentata come conflitto, tra media digitali e tradizionali è uno dei topic di maggior interesse degli ultimi lustri.
Facciamo chiarezza con dei dati estratti dal GWI Insight Report, inerente il Q3 del 2015, recentemente pubblicato da GlobalWebIndex. Il report “Digital vs Traditional Media Consuption” approfondisce l’evoluzione degli utilizzi di diverse tipologie di media nell’intervallo di tempo che va dal 2012 al 2015.
Primo elemento di assoluto interesse è il tempo medio, globale, stimato di connessione quotidiana alla rete. Sarebbero 6 le ore trascorse online al giorno. Il tempo speso online appare essere l’unico oggetto di un considerevole incremento nei 3 anni presi in esame, come chiaramente visibile dall’infografica che segue.
Pc e Laptop sarebbero in lieve flessione, a dispetto di un utilizzo degli smartphone che vede un aumento del tempo medio da meno di 1 ora e 30 a poco più di 2 ore.
Assolutamente interessante è il tempo dedicato ai social media, in costante crescita. Il report stima che 1 su 3 dei minuti spesi online sia dedicato ai social, con un tempo medio che supera 1 ora e 40 minuti.
Al netto di metodologie e scale diverse, risulta ugualmente curioso come i recenti dati estratti dal Rapporto Coop, che ho raccontato su Social Listening, indichino dei tempi medi di attività sui social media ben più consistenti. Solo per l’Italia si parla di 2 ore e 30 giornaliere.
Nelle attività di second screen, ossia nell’utilizzo simultaneo di più device, si realizza quella che ho definito compenetrazione tra media digitali e tradizionali. Lo smartphone è lo strumento più utilizzato per attività di questo genere, con il laptop che si difende, specie nelle fasce d’età che vanno oltre i 45 anni.
L’infografica che segue mostra, invece, dati inerenti l’utiilizzo dei diversi tipi di media relativi a specifiche fasce d’età.
Gli utenti più attivi nelle attività web da mobile sono, inevitabilmente, coloro che appartengono alla fascia d’età che va dai 16 ai 24 anni, con un tempo medio stimato intorno alle 3 ore e 30. In particolare, i giovani utilizzano la rete da dispositivi mobile per il 43% del tempo totale. Il tempo medio di attività online giornaliera è di 7 ore e 30.
Decisamente i più attivi.
Un ulteriore focus è dedicato al rapporto tra media tradizionali e media digitali nel dettaglio delle nazioni. I media tradizionali restano in testa solo per 7 nazioni sulle 34 analizzate. Si tratta di Australia, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito e Stati Uniti, come facilmente visibile nell’infografica che segue.
La stessa Italia, di cui spesso si criticano problemi infrastrutturali nella diffusione della banda larga, si segnala per un sorpasso dell’utilizzo dei media digitali rispetto ai tradizionali. Nel second screening regna l’indonesia, con una percentuale del 95%.
Ultima infografica riguarda la diffusione della tv online.
Come evidente, la Tv tradizionale resiste all’emersione della tv online, che però, anche in virtù dell’ascesa di Netflix et similia, comincia a guadagnare terreno aumentando del 20% la propria media.