L'annuncio della nuova Premium non porta fortuna a Mediaset in Borsa. Le quotazioni scivolano dell'1,3% sotto quota 2,9 euro colpite dai realizzi dopo il +8% messo a segno in due sedute, ma lo scivolone (con il mercato attualmente in rialzo) arriva all'indomani dell'annuncio della nuova Premium che parte il primo dicembre ma senza i nuovi soci industriali tanto attesi dal mercato.
La pay-tv di Cologno Monzese, ora scorporata in una spa, si presenta all'appuntamento con una valorizzazione di 800 milioni, 550 milioni di ricavi previsti a fine 2014, meno di 2 milioni di abbonati e una reddittività ancora da raggiungere. I soci sono la stessa Mediaset, all'89%, e Telefonica all'11% che ha portato in dote 100 milioni.
Se nell'ultimo anno il mercato ha puntato soprattutto sull'ingresso in forze di broadcaster internazionali con cui impostare un'integrazione grazie al pieno di diritti (Serie A e Champions League per il 2015-18), gli ultimi mesi hanno molto raffreddato questa ipotesi: Al Jazeera e Vivendi sono sempre alla finestra ma sembrano piuttosto lontane da un accordo, Telecom Italia è attenta ma solo per un'alleanza commerciale. I francesi tuttavia oggi rilasceranno i conti e nel corso della presentazione alla comunità finanziaria potrebbero forse fornire qualche ulteriore aggiornamento sui contatti.
Lo scenario comunque è stato certificato qualche giorno fa dalle parole del cfo di Mediaset, Marco Giordani, che ha scansato ipotesi di accordi a breve con nuovi soci e ha spostato il traguardo luglio 2015 quando la nuova offerta Premium, con l'esclusiva della Champions League, sarà pronta per il lancio. «Neutral: passo obbligato dopo la vendita della quota a Telefonica e atteso - è il freddo commento di Intermonte all'annuncio di ieri - In conference call il management ha fatto intendere che c'è interesse ma non sono attesi annunci a breve».
Operatori e analisti dunque sono tornati a concentrarsi quasi esclusivamente sull'andamento del business e, in questo senso, il controllo dei costi e il timido segnale di recupero della pubblicità a novembre sono bastati per suggerire qualche ricopertura ai broker che erano rimasti «short» sul titolo. L'appeal da operazioni straordinarie è ormai messo da tutti nel cassetto anche se Mediaset sembra intenzionata a esplorare tutte le strade che, dall'offerta su altre piattaforme alla convergenza con operatori tlc, possano preparare al meglio Premium per l'estate 2015.